MILANO – L’ADI Design Museum Compasso d’Oro è il traguardo di un percorso iniziato nel 2011 che ha visto l’impegno dell’amministrazione comunale di Milano, di Regione Lombardia,dello Stato e quello della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro.
Con questo progetto, promosso dall’Associazione per il Disegno Industriale, che dal 1958 gestisce il premio Compasso d’Oro, il più antico riconoscimento d’Europa nel settore del design, l’ex area industriale tra via Ceresio e via Bramante, sarà interamente riprogettata e rinnovata, diventando un polo del design aperto al dialogo con tutte le realtà contemporanee.
L’Adi Design Museum Compasso d’Oro intende rappresentare sia un punto di riferimento, che si servirà degli strumenti digitali più aggiornati, per offrire al grande pubblico un’esperienza di conoscenza pienamente coinvolgente, sia una risorsa per gli studenti delle scuole di design.
Nell’area avranno sede, con il museo, gli uffici dell’Adi e della Fondazione Adi, sale riunioni, la biblioteca e l’archivio storico dell’Adi (che raccoglie oltre sessant’anni di documenti storici del design italiano), un bookshop e una zona dedicata alla ristorazione.
Il museo, basato sull’idea di ‘museo narrante’, sarà allestito secondo il progetto elaborato da Ico Migliore, Mara Servetto (Migliore + Servetto Architects) e Italo Lupi, vincitore di un concorso nazionale.
Lo scopo è dunque creare un centro culturale aperto al grande pubblico, attivamente coinvolto nella conoscenza del design sul filo conduttore della Collezione storica del Compasso d’Oro Adi.
Il presidente Adi, Luciano Galimberti, ha spiegato: “Quella che è stata per un sessantennio un preziosa collezione di design, il cui valore è stato ufficialmente riconosciuto nel 2004 dal ministero per i Beni e le Attività culturali, oggi diventa un centro culturale che si candida a un ruolo attivo nella vasta rete dei musei nazionali”.
Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione Adi Collezione Compasso d’Oro, che si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio storico del premio, ha aggiunto: “Siamo orgogliosi del risultato di molti anni di impegno rappresentato dalla trasformazione della Collezione storica in un vero museo contemporaneo. L’aprirsi al grande pubblico così come agli addetti ai lavori è una condizione oggi irrinunciabile per la diffusione della cultura della qualità e del design che sta al centro dell’attenzione della Fondazione”.
Le strategie di gestione del nuovo museo saranno indicate da un Comitato d’indirizzo ci cui fanno parte i designer Walter de Silva e Giulio Ceppi, con gli storici del design e dell’architettura Luca Molinari e Beppe Finessi. Con loro anche figure di primo piano del mondo dell’economia, delle imprese e della comunicazione: Paolo Borzatta, direttore di The European House – Ambrosetti; Alberto Spinelli, Confindustria Lombardia; Claudio Feltrin, presidente di Assarredo; Vincenzo Gringoli (Bain & Company); Monica Maggioni (Rai).