ROMA – “Alessandro Melis sarà il curatore del Padiglione Italia alla 17a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia del 2020”. Lo comunica in una nota il Mibac, spiegando che la scelta è avvenuta al termine di una procedura di selezione a cui sono stati invitati a partecipare cinque nomi rappresentativi del panorama nazionale.
Il progetto di Melis è stato scelto dal ministro nell’ambito dell’istruttoria effettuata dalla direzione generale Arte e Architettura contemporanea e Periferie urbane. “Tra le proposte presentate – spiega il Mibac, – tutte molto attente a esplorare le tendenze attuali di crescita e di sviluppo delle aree urbane italiane, tenendo in considerazione i grandi mutamenti ai quali stiamo assistendo, è stato selezionato il progetto di Alessandro Melis che presenta una riflessione sulle urgenze dell’architettura in Italia, e suggerisce prospettive future per le periferie italiane ed opportunità per la ridefinizione del ruolo strategico e multidisciplinare dell’architettura”.
“Il progetto Comunità Resilienti di Alessandro Melis – ha detto Bonisoli – affronta temi di grande urgenza come il cambiamento climatico e la resilienza delle comunità. Si tratta di un percorso di mostra molto divulgativo e coinvolgente, il Padiglione Italia sarà un’occasione per riflettere su come rispondere positivamente in futuro alla pressione sociale ed ambientale attualmente in atto”.
Alessandro Melis è nato a Cagliari nel 1969. Architetto di formazione, è oggi direttore della Cluster for Sustainable Cities, e fondatore del Media Hub, il primo open lab della University of Portsmouth, nato con l’obiettivo di studiare l’innovazione tecnologica nel campo della progettazione climatica ed ambientale. I suoi temi di ricerca riguardano l’innovazione nel campo della sostenibilità ambientale, della resilienza e della rigenerazione del tessuto urbano.
Attualmente coordina progetti di ricerca internazionali sulla resilienza in architettura, finanziati da fondi di ricerca internazionali sulla pianificazione urbana attraverso il nexus cibo-energia-acqua e sul riciclo della plastica come strumento di ripensamento infrastrutturale della città del futuro.