ROMA – Fino alla Pentecoste, per 60 giorni, i gradini in marmo della Scala Santa, uno dei luoghi più sacri di Roma, a poche decine di metri dalla Basilica di San Giovanni in Laterano, saranno visibili nella loro bellezza originaria. Infatti, dopo 300 anni, sono state rimosse le coperture in legno di noce volute da Papa Innocenzo XIII, nel 1723, per impedirne l’usura.
Secondo la leggenda, di origine medievale, la Scala Santa sarebbe la stessa salita da Gesù per raggiungere l’aula del palazzo di Gerusalemme, dove Pilato lo condannò a morte. In seguito sarebbe stata trasportata a Roma da Sant’Elena Imperatrice, madre di Costantino I, nel 326.
Sottoposta a un accurato e minuzioso lavoro di restauro, a cura dei laboratori dei Musei Vaticani, la Scala è ora visibile con i suoi gradini originari in marmo che si potranno ammirare fino al 9 giugno 2019 (Pentecoste). Dopo quella data torneranno ad essere coperti.
La presentazione del restauro della Scala, assieme a quella degli affreschi cinquecenteschi voluti da Sisto V, che ornano le pareti, si è tenuta giovedì 11 aprile. Subito dopo la benedizione i fedeli hanno potuto salire la Scala in ginocchio, come da tradizione.