ROMA – Il direttore Andrea Bruciati e il funzionario archeologo Benedetta Adembri presentano il volume Adriano. Roma e Atene di Andrea Carandini ed Emanuele Papi, edito da UTET nel 2019 e dedicato all’imperatore che volle e amò la celeberrima dimora tiburtina.
I due maestri dell’archeologia italiana, il primo professore emerito di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana presso l’Università di Roma La Sapienza, il secondo direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene e docente presso l’Università di Siena, hanno ripercorso la vita pubblica e privata di Adriano.
“Le suggestive rovine della residenza tiburtina – spiega il direttore delle Villae, Andrea Bruciati – sono il luogo ideale per evocare l’animula vagula blandula di Adriano. Nella villa infatti è ricondotta ad unità la multiforme esperienza dell’imperatore. Ripercorrere i luoghi che portano il segno del suo spirito attraverso gli studi scientifici, ma anche attraverso il contatto diretto, è un modo per approfondire la conoscenza Adriano e avvicinare la sua idea di impero.”
L’arte, l’archeologia e la bellezza tracciano dunque i confini culturali, politici e psicologici di un‘articolata vicenda umana e culturale, esprimendo un’inedita tensione intellettuale verso temi universali ed eterni.
Alla presentazioneinterverranno Elena Calandra, direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia e del Servizio II della Direzione Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero dei Beni e delle Attivita Culturali e Fabrizio Slavazzi, professore ordinario di Archeologia classica presso l’Università degli Studi di Milano.
L’iIngresso è libero fino ad esaurimento posti.
Informazioni: www.villaadriana.beniculturali.it