VENEZIA – Il Teatrino di Palazzo Grassi presenta una serata per festeggiare i 10 anni di attività della rassegna fiorentina Lo schermo dell’arte. Quello tra le due istituzioni è un sodalizio che va avanti dal 2013, attraverso un continuo scambio culturale.
Nel corso di questi sei anni, si sono avvicendati sul palco del Teatrino cicli di proiezioni tratti dal programma del Festival, arricchiti dal confronto con Palazzo Grassi attraverso nuove proposte video, pensate ad hoc per il pubblico veneziano, e incontri con artisti e registi internazionali, come Mitra Farahani, Chris Teerink (2014), Antje Ehmann, Flatfrom, Ra di Martino (2016), Luca Trevisani, Omer Fast (2017), Adrian Paci (2018), Zapruder (2019), tra gli altri.
A sua volta, Palazzo Grassi ha offerto a Lo schermo dell’arte la possibilità di implementare il proprio programma con alcune opere della Collection Pinault, come nel 2014 con i video delle artiste Yael Bartana, Cinthia Marcelle e Shirin Neshat e nel 2019 con un omaggio a Martial Raysse che includeva la proiezione di una selezione di sue opere video e un talk con l’artista, realizzato in collaborazione con Gucci Museo.
Giovedì 12 giugno 2019 alle 18.00, l’appuntamento prende il via con un incontro aperto al pubblico tra Philippe-Alain Michaud, curatore della sezione Cinema del Musée national d’art moderne del Centre Pompidou, e Silvia Lucchesi, direttrice de Lo schermo dell’arte, per la presentazione de “Lo schermo dell’arte – 10 anni tra cinema e arte 2008 – 2018”, edito da Giunti Editore. Intervengono inoltre le curatrici del volume, Silvana Fiorese e Valeria Mancinelli, in dialogo con Gabriele Gori, direttore Fondazione CR Firenze / OAC Osservatorio sulle Arti Contemporanee che sostiene il Festival sin dalla sua prima edizione e grazie al cui contributo è stato possibile dare forma a questa preziosa pubblicazione.
A seguire la proiezione del film Jeremy Deller, artista vincitore del Turner Prize 2004, dal titolo“Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992” (Gran Bretagna, 61’). Commissionato e prodotto da Frieze e Gucci, il lungometraggio documenta una lezione tenuta da Deller ad alcuni studenti liceali inglesi. L’artista racconta la nascita e lo sviluppo dell’acid house e dell’influenza che questo nuovo genere musicale ha esercitato sulla cultura britannica, tra gli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Delle svela inoltre i legami tra la rave culture e la società, la portata rivoluzionaria di questa tendenza e quanto essa sia debitrice delle lotte di classe che l’hanno preceduta.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.