ROMA – Si complica la vicenda relativa all’insediamento del direttore della Reggia di Caserta. Dopo la nomina di Tiziana Maffei da parte del Mibac, infatti, Antonio Tarasco, dirigente di seconda fascia del Ministero e docente universitario, aveva presentato ricorso contro la sua esclusione dalla terna finale dei candidati al ruolo.
Al ricorso di Tarasco il ministero aveva risposto con una nota, il 27 maggio scorso, nella quale si affermava che rispetto alla nomina di Tiziana Maffei a direttrice non vi era stata “nessuna criticità o errore materiale”.
Il ricorso di Tarasco, tuttavia, è stato ora accolto dal Tar del Lazio che ha sospeso la nomina di Tiziana Maffei, con un provvedimento di validità immediata.
I legali di Tarasco nel ricorso hanno chiesto l’intervento della magistratura amministrativa, non solo per il decreto del presidente del Consiglio dei ministri che nomina Tiziana Maffei direttore generale della Reggia di Caserta, ma anche per il comunicato del Mibac e per la risposta di Alberto Bonisoli all’interrogazione parlamentare alla Camera del 29 maggio scorso, nella quale il ministro ha ribadito “non è stata rilevata criticità o errore materiale di calcolo” nei punteggi attribuiti ai partecipanti alla selezione, sostenendo che la procedura non prevedeva di sommare i punteggi delle tre diverse fasi in cui si era svolta.
Scrive dunque il Tribunale amministrativo: “nelle more della trattazione dell’istanza cautelare nei modi ordinari già fissata per il 25 giugno, sussiste il prospettato danno grave ed irreparabile, per cui è opportuno accogliere la suindicata istanza di misure cautelari monocratiche (fermi restando i necessari approfondimenti – nel contraddittorio tra le parti – sulla giurisdizione e sulle questioni di merito dedotte)”.
Insomma, ad oggi, l’insediamento della nuova direttrice resta bloccato.