NUORO – Volti e tracce di presenze umane, ma anche abitazioni, strade sterrate e specchi d’acqua sono i soggetti di un intenso racconto per immagini, che testimonia l’evoluzione della cifra stilistica di Guido Guidi (Cesena, 1941), uno dei più significativi protagonisti della fotografia italiana del secondo dopoguerra.
Guido Guidi – IN SARDEGNA: 1974, 2011 questo il titolo della mostra, a cura di Irina Zucca Alessandrelli, che da venerdì 21 giugno a domenica 20 ottobre 2019 è ospitata MAN di Nuoro. Si tratta della prima grande mostra in un museo italiano dedicata al fotografo.
Il percorso espositivo si dipana lungo i quattro piani del Museo secondo una suddivisione cronologica relativa si due viaggi di Guidiin terra sarda e alle tecniche fotografiche.
La prima parte della rassegna presenta le fotografie in bianco e nero realizzate nel 1974 e scattate con una Nikon con obiettivo 55, “una macchina come quella del protagonista di Blow Up di Antonioni e come quella che usava anche Ugo Mulas”, racconta Guidi.
Si prosegue con le fotografie a colori del 2011, alcune realizzate con una fotocamera digitale ed altre su supporti analogici, in medio formato con una super wide camera e in grande formato con una field camera 8×10 in legno “come quella che usava Evans un secolo fa, con la testa dentro il sacco”, prosegue Guidi.
“Guardare queste immagini oggi,” – spiega la curatrice – “permette non solo di godere di luoghi e dettagli oggi spesso irriconoscibili, ma anche di osservare, come mai si è potuto fare, l’evoluzione del modo di lavorare di Guidi attraverso quattro decenni di rapporto con la Sardegna. Un percorso di creazione e maturazione di uno stile che ben si coglie già nelle immagini del primo viaggio e che si ritrova rafforzato nelle fotografie del 2011. Per il pubblico di oggi il confronto tra questi due momenti della produzione fotografica di Guido Guidi è un’opportunità rara per capire l’originalità della sua produzione rispetto al panorama italiano e internazionale”.
Racconta Luigi Fassi Direttore del MAN di Nuoro: “L’invito rivolto dal MAN a Guido Guidi a presentare la prima retrospettiva museale del proprio lavoro in un museo di arte contemporanea italiano, Sardegna: 1974, 2011, nasce da una duplice motivazione. La prima è raccontare l’esperienza di testimone del mondo mediterraneo della Sardegna che Guido Guidi ha portato avanti nel corso dei decenni, allargando l’orizzonte dei propri confini dalla Romagna – da sempre suo terreno privilegiato di ricerca e lavoro – sino ai più vasti scenari della Spagna, della Turchia e del Portogallo. La seconda, più indiretta, è offrire agli spettatori la possibilità di connettere il suo lavoro, mediante una lettura interpretativa, con lo sguardo che la cultura europea e italiana hanno rivolto alla Sardegna nel corso del Novecento. Colta nel suo insieme, la retrospettiva Sardegna: 1974, 2011 è così anche un sottile racconto antropologico e paesaggistico delle mutazioni occorse nell’isola nel corso di quattro decenni, dalla vivacità politica e civile dell’isola negli anni Settanta, che Guidi racconta con meravigliata attenzione – le immagini trasmettono un ininterrotto senso di viaggio e spostamento – sino all’osservazione del mondo delle aree interne della regione nel 2011, tra tagli di luce, ombre, serrande chiuse e vicoli silenziosi”.
Accompagna la mostra un catalogo in tre volumi in cofanetto pubblicato da MACK, editore londinese di fotografia contemporanea d’autore.
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Vademecum
MAN | Museo d’Arte Provincia di Nuoro
Via Sebastiano Satta 27, Nuoro
T. +39 0784 252110
IN SARDEGNA: 1974, 2011
Da venerdì 21 giugno a domenica 20 ottobre 2019
Opening: venerdì 21 giugno 2019, ore 19:00
Costo biglietto: intero 5 euro; ridotto 3 euro (dai 18 ai 25 anni); gratuito under 18 e prima domenica del mese.
Orario 10:00 – 20:00 | lunedì chiuso
www.museoman.it| info@museoman.it