FIRENZE – Gli spazi del Museo del Bargello a Firenze si ampliano grazie all’acquisizione della vicina Chiesa di San Procolo. Su proposta della Soprintendenza fiorentina, infatti, il direttore generale archeologia Belle Arti e paesaggio del Mibac, Gino Famiglietti, ha disposto, il 29 maggio scorso, l’acquisto a titolo di prelazione dell’edificio per una somma di poco superiore ad un milione di euro.
La chiesa – come spiega una nota – situata all’incrocio tra via dei Giraldi e via dei Pandolfini, nelle immediate vicinanze del Bargello e della Badia Fiorentina, ha avuto una storia secolare conoscendo diverse trasformazioni. Nota dalle fonti già dall’XI secolo, la chiesa subì nel tempo numerosi interventi fino ad assumere nel Settecento l’aspetto attuale, caratterizzato dalle rifiniture ad affresco a finte architetture. Nel 1778 fu soppressa come parrocchia divenendo così sede di varie confraternite, fra cui quella di S. Antonio abate detta dei ‘macellari’, e qui negli anni Trenta del Novecento Giorgio La Pira diede vita alle Messe dei poveri. L’edificio, di proprietà della famiglia Salviati dal 1786, fu vincolato nel luglio del 1991 insieme alle opere d’arte in essa contenute; a seguito dei gravi danni subiti con il crollo della sua copertura nel 2005, è stato sottoposto ad un primo importante restauro strutturale.
Insieme alla chiesa sono state acquisite anche tutte le sue opere d’arte, come le grandi pale d’altare di Matteo Rosselli e Gaetano Piattoli e una tavola raffigurante la Visitazione con santi, variamente attribuita al Ghirlandaio e a Piero di Cosimo, opere che – grazie al supporto del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze – sono state nei giorni scorsi trasferite nei depositi della Soprintendenza.
Il soprintendente Andrea Pessina e la direttrice del Bargello Paola D’Agostino, intervenuti in conferenza stampa martedì 16 luglio presso il Museo Nazionale del Bargello, hanno dichiarato: “Ringraziamo il ministro Bonisoli e il direttore generale Famiglietti per aver immediatamente compreso l’importanza di procedere all’acquisto di questa prestigiosa struttura. Non solo restituiremo cosi’ alla pubblica fruizione un luogo carico di storia e d’arte, ma daremo anche al Museo Nazionale del Bargello la possibilità di disporre di nuovi spazi per le sue necessità”.
Sabap Firenze Studio Architettura Bracciali Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD)
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