MILANO – Sono terminati i lavori di restauro degli ambienti ipogei della chiesa di San Sepolcro a Milano. Gli interventi, resi possibili grazie al finanziamento di un milione di euro del Mibac, hanno consentito di riportare alla luce il ciclo decorativo a stelle ed elementi vegetali sulle volte del presbiterio, che risale alla fine del Duecento.
Il MiBAC – spiega la Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano – recupera un’altra parte del firmamento artistico di Milano: l’antico cielo stellato della Chiesa ipogea di San Sepolcro è stato liberato dalle tinteggiature soprammesse che lo hanno tenuto nascosto sino ad oggi. Questa grande chiesa ipogea del 1030, eretta sull’antico Foro di Mediolanum, nel vero centro e ombelico della città, è stata restaurata come una preziosa reliquia di cui preservare l’autenticità, l’antichità e la spiritualità.
“Ho voluto essere presente qui oggi – ha detto il ministro per i Beni e le Attività culturali Alberto Bonisoli, che ha presenziato all’inaugurazione insieme al Segretario Generale del Mibac Giovanni Panebianco – perché il restauro della Chiesa ipogea di San Sepolcro restituisce alla città di Milano e ai milanesi una parte importante del suo patrimonio culturale, che torna finalmente a essere fruibile in tutto il suo splendore. Gli interventi di recupero della cripta sono stati possibili grazie all’importante contributo del ministero di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale italiano. “Ho deciso di sostenere interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio – ha rimarcato Bonisoli – perché li ritengo prioritari: solo così possiamo contribuire a rendere fruibili nel miglior modo possibile i nostri beni culturali siano esso musei, siti archeologici o di altra natura”.
“Con il restauro della Chiesa ipogea di San Sepolcro – ha spiegato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala – tutti i cittadini potranno conoscere un tesoro senza tempo”. “La chiesa sotterranea più antica di Milano – ha affermato Stefano Bruno Galli, Assessore all’Autonomia e Cultura della Regione Lombardia – nata all’indomani dell’anno Mille, torna alla luce. Un attento lavoro di restauro ha fatto riemergere autentici tesori d’arte”.
“Un sentimento è ovvio – ha dichiarato Marco Ballarani, Prefetto della Veneranda Biblioteca Ambrosiana – quello della gratitudine nei confronti del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali per averci dato la possibilità di restituire questo gioiello dell’arte romanica alla città e a tutti coloro che per tanti motivi “attraverseranno” Milano. La gratitudine si estende, naturalmente, alla Soprintendente Antonella Ranaldi, all’architetto Pedrini e a tutti coloro che hanno collaborato a questa ‘risurrezione’.
Il restauro
Gli interventi, iniziati nell’aprile del 2018 e ultimati a maggio di quest’anno, hanno permesso di riportare la cripta agli antichi splendori, svelando straordinarie pitture medievali. Rinnovata anche l’impiantistica, studiata per assicurare condizioni ambientali stabili all’interno della cripta, e una nuova illuminazione.
Accanto al sacello del Santo Sepolcro, è ricomparsa, sulla volta a sinistra, l’immagine, racchiusa in un tondo, a monocromo rosso, dell’Angelo (forse rappresentazione dell’Arcangelo Michele), che annuncia la Resurrezione, legato ai riti dell’accensione del cero nelle veglie pasquali e nelle processioni che partivano da San Sepolcro per dirigersi in Duomo.
Restaurati anche gli affreschi, quasi del tutto poco visibili per i depositi di sali superficiali dovuti alla presenza di forte umidità e condensa, tra cui le due bellissime e intense crocifissioni (una nella scala a scendere, l’altra trecentesca nel presbiterio), le tre figure in piedi di Maddalena, Giovanni Battista ed Elena, la madre di Costantino (o forse santa Caterina d’Alessandria) e La cena in Casa di Simone nell’ala sinistra del presbiterio, gli affreschi cinquecenteschi della Madonna di Loreto e La Madonna e Santi Rocco e Giovanni Battista nell’atrio e gli stucchi e decorazioni seicentesche dell’abside con raffigurati gli strumenti della passione.
Sono state anche eseguite indagini georadar per esplorare il sottosuolo; è stata analizzata la composizione dei materiali, stucchi, intonaci, elementi fittili e lapidei, i sottofondi in cocciopesto, e rilevata la stratigrafia delle murature.
Prossimamente verrà pubblicato, da Silvana Editoriale, un volume che raccoglie gli studi condotti in occasione del restauro.
Foto © Maurizio Montagna
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Vademecum
CRIPTA DEL SANTO SEPOLCRO
Milano, piazza Santo Sepolcro
Orari
Dal martedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00
Sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00
Lunedì chiuso
Biglietti (a cura di Milano Card)
Solo cripta 10€
Cripta + Mostra The Genius Experience (fino al 31 luglio) 12€
Info: tel. 02 92965790
www.criptasansepolcromilano.it