MILANO – La Parigi di fine Ottocento, la vita bohémienne, gli artisti di Montmartre, il Moulin Rouge, i teatri, le riviste umoristiche, le prostitute, sono questi gli aspetti che compongono l’affascinante mondo di Henri De Toulouse-Lautrec (1864-1901).
La mostra Toulouse-Lautrec. La Ville Lumière, a cura di Stefano Zuffi, ospitata nelle prestigiose sale della Villa Reale di Monza fino al 6 gennaio 2020, ricostruisce uno spaccato della Parigi di fine secolo, attraverso manifesti, litografie, disegni, illustrazioni, acquerelli, insieme a video, fotografie e arredi.
Tra le opere sono presenti litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come La passeggera della cabina 54 del 1895 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec.
L’esposizione è prodotta e organizzata da Arthemisia con Nuova Villa Reale di Monza, in collaborazione con l’Herakleidon Museum di Atene.