ROMA – E’ in corso a Roma, presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di via Aurelia 511, il convegno per i 50 anni del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc), il più antico reparto di polizia al mondo istituito specificamente per il settore, che opera a livello internazionale con i suoi “Caschi Blu della Cultura” formati d’intesa con l’UNESCO e con il MiBACT.
La prima giornata della conferenza è stata aperta dai saluti del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni NISTRI e del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Onorevole Dario FRANCESCHINI, il quale ha rivendicato per l’Italia il ruolo di Paese che “per primo e più convintamente si è dotato di strumenti specifici per la tutela del patrimonio culturale”. Il ministro a tal proposito ha anche scritto su twitter: “Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo di cui l’Italia deve essere orgogliosa”. Elogiando poi anche il lavoro delle Soprintendenze, Franceschini ha sottolineato come in Italia “è entrata nel sentire comune l’idea che la tutela del patrimonio culturale è un valore che sopravanza anche quello della proprietà privata”.
Per Franceschini, oggi, in materia di tutela del patrimonio culturale “siamo un Paese guida e dobbiamo mantenere questo ruolo”, condividere con le altre nazioni il bagaglio di capacità accumulato e usarlo “come strumento di diplomazia culturale”.
Franceschini e l’ambasciatore Usa Lewis Michael Eisemberg, insieme Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, hanno inoltre preso parte a una cerimonia informale di riconsegna all’Italia di una testa del Dio Pan, sottratta nel 1968 al Palatino, dagli Orti Farnesiani, venduta all’asta nel 2014 in California. Il bene viene oggi restituito grazie alla collaborazione fra i Carabinieri del Comando TPC e lo Homeland Security Investigations (HSI) statunitense.
La testa, grande circa 36 centimetri e risalente al II-III secolo dopo Cristo, appartiene a un gruppo scultoreo comprendente anche Dafne, ed è una replica di un originale tardo-ellenistico.
Il nuovo comandante del Nucleo, Roberto Riccardi ha spiegato che attualmente gli archeologi sono “già al lavoro per ricostruirne l’appartenenza a un busto”.
Questa riconsegna, che testimonia l’importanza di un attento monitoraggio dei flussi di beni e il ruolo della cooperazione internazionale, è l’ultima in ordine di tempo di una serie infinita. Nei mesi scorsi è stata l’Italia, a seguito delle indagini del Comando TPC, a riconsegnare rilevanti e numerosi reperti al Messico e alla Cina.
La scultura, divenuta oggi anche il simbolo della celebrazione dell’attività del Comando dei Carabinieri TPC, è stata individuata grazie alla banca dati dei Comando e tornerà nel luogo dove è stata trafugata. “Il ministero – ha detto il comandante – la restituirà alla Soprintendenza e, essendo dell’area archeologica del Palatino, la tendenza è di riportarla da dove proviene”.
Dopo la breve cerimonia, alla lectio magistralis del cardinale Gianfranco RAVASI, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, seguiranno per tutto il giorno interventi di esponenti delle Organizzazioni internazionali, dirigenti e tecnici del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, rappresentanti del mondo accademico, degli enti museali e delle associazioni di categoria. Saranno illustrate fra l’altro le “buone pratiche” delle restituzioni da parte della Danimarca del “Carro di Eretum” e da parte della Germania del “Vaso di fiori” del pittore fiammingo Van Huysum, da poco tornato a Palazzo Pitti. Di quest’ultimo argomento tratterà il direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
Va ricordato che il Comando TPC in mezzo secolo ha recuperato 803.199 beni culturali e oltre 1.136.876 reperti archeologici, sequestrato 1.363.232 opere false, arrestato 1.384 autori di delitti legati all’arte e deferito all’Autorità Giudiziaria oltre 23.000 soggetti. Si è adeguato costantemente alle nuove tecnologie realizzando una Banca dati che conta quasi 1.300.000 beni illecitamente sottratti.
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