MILANO – Una collezione di circa 55 capolavori impressionisti e moderni, quella di Callisto Tanzi, ex patron della Parlmalat, che è andata all’asta il 29 ottobre 2019 da Pandolfini a Milano.
Opere straordinarie diClaude Monet, Paul Cezanne, Henri Matisse, Vincent Van Gogh, Paul Gauguin, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Marc Chagall, Paul Signac, René Magritte, Joan Mirò, Pablo Picasso, Henri Toulouse-Lautrec, acquistate dall’imprenditore negli anni dei bilanci truccati, sottraendo denari a migliaia di risparmiatori. Questo incredibile tesoro era stato scoperto 10 anni fa, trafugato in Svizzera. Le opere sono state custodite in un deposito giudiziario di Parma fino all’asta.
I dipinti sono stati venduti per un totale che ha sfiorato i 13 milioni di euro, pari al 275% delle stime minime iniziali. Il ricavato andrà ai risparmiatori truffati nel crac della Parmalat.
La “Nature morte au citron à l’orange et au verre” di Pablo Picasso, datata 1944, è stata il top lot della serata, battuta a 2.142.500 euro. “La falaise du petit ailly à Varengeville” di Claude Monet, dipinta tra il 1866 e il 1867, è passata di mano per 1.532.500 euro. Vincent van Gogh era presente con due opere entrambe aggiudicate: “Pollard willow”, un disegno di datato ottobre 1881, venduto a 800.500 euro. Mentre “Still life a basket of apples”, una natura morta che rimanda ai “Mangiatori di patate”, il più importante dipinto del suo periodo olandese è stata venduta per 495.500 euro.
Antonio Ligabue ha ottenuto un nuovo record mondiale con “Autoritratto”, del 1960- 61, battuto per 349.100 euro. “Le poulair” di Francis Picabia e “Finestra su Dusserdorf” di Giacomo Balla, soggette a notifica da parte del Ministero per i Beni Culturali, non hanno risentito del vincolo e hanno chiuso entrambe e a 617.500 euro.
Pietro De Bernardi, amministratore delegato di Pandolfini e banditore dell’asta, ha affermato: E’ una grande soddisfazione aver dimostrato che anche in Italia è possibile ottenere risultati importanti, che attraggono l’attenzione del mondo collezionistico per l’importanza delle opere proposte ma anche per il grande lavoro si studio, confronto e ricerca che ha permesso di presentarle certificate con il massimo rigore”.