ROMA – Il sentimento della ‘solastalgia’, termine coniato dal filosofo australiano Glenn Albrecht, assume la forma visiva attraverso le immagini oniriche di David Ellingsen, la videoart immersiva di Isabelle Hayeur, l’archivio dell’effimero rappresentato dalle sculture di Laura Pugno, gli scatti potenti e suggestivi di Andrea Abati e Mario Cruz, che indagano gli effetti dell’inquinamento ambientale, i reportage di Michele Amoruso, che esplorano le conseguenze dell’emergenza abitativa e dell’avvelenamento industriale, la fotografia di Claudia Pajewski, che evoca l’impotenza di fronte alle catastrofi naturali e le immagini manipolate di Paolo Della Corte e Alessandro Toscano, che rappresentano l’impatto del turismo di massa.
Sono questi gli artisti protagonisti della mostra dal titolo “Solastalgia”, a cura delle studentesse e degli studenti della IX edizione del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali, sotto la direzione scientifica del Prof. Giovanni Puglisi, promosso a Roma dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale e dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM.
L’evento, ospitato dal 22 al 28 novembre, presso gli spazi del Padiglione 9A del Mattatoio di Testaccio, intende testimoniare la crescente volontà di cambiamento generata dalla consapevolezza dell’effetto dell’emergenza ambientale su territori, comunità e individui.
La mostra è realizzata con la collaborazione dell’Istituto Camões e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia. L’ingresso è gratuito per tutta la durata dell’evento.
Vademecum
Dal 22 al 28 novembre 2018
Mattatoio Roma, Padiglione 9 – Piazza Orazio Giustiniani, 4
L’inaugurazione si terrà venerdì 22 alle 18
Dal martedì alla domenica dalle 14.00 alle 20.00
Per informazioni
solastalgia.exhibit@gmail.com
master.marac@iulm.it
06 87462852