PIACENZA – E’ stato ritrovato alla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, il presunto “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt, rubato la sera del 22 febbraio del 1997 dalla galleria. All’epoca la cornice del dipinto fu trovata sui tetti dell’edificio, e ciò fece pensare che i ladri fossero fuggiti, e forse anche entrati, dai lucernari della galleria. Gli investigatori lo descrissero quasi subito come un furto “anomalo”. Nella galleria c’erano molte opere d’arte importanti, i ladri puntarono sul Klimt, in quel momento valutato cinque miliardi di lire. Dopo il furto furono inviati tre avvisi di garanzia nei confronti di alcuni custodi della galleria, ma la loro posizione fu archiviata. L’indagine riprese nel 2016 in base alle tracce di Dna trovate sulla cornice, ma senza esiti.
L’opera è stata invece ritrovata martedì 10 novembre in un sacco nero, nascosto dentro una nicchia, durante la pulitura di un’edera che copriva un muro esterno della galleria. L’ipotesi è dunque che i ladri, dopo il furto, lo avessero nascosto e non siano più riusciti a recuperarlo in seguito. Per il direttore della galleria Massimo Ferrari “i timbri e la ceralacca sul retro della tela sono originali”. Al momento, tuttavia, il dipinto, in consegna alla Polizia di Stato, è stato trasferito in località ’segreta’ e protetta a disposizione della magistratura, che nominerà quanto prima dei periti per attestarne o meno l’autenticità.
“Non è da escludere che il quadro sia rimasto sempre lì” – ha detto il generale Roberto Riccardi, alla guida del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Sulla sua autenticità Riccardi non si è espresso.
“Una grande soddisfazione, una gioia immensa, a 22 anni dalla scomparsa, il ritrovamento del ‘Ritratto di signora’ di Gustav Klimt, l’opera più importante e prestigiosa della Galleria d’arte moderna Ricci Oddi di Piacenza, qualora le verifiche confermassero l’autenticità del quadro, sarebbe un bellissimo dono, uno splendido regalo di Natale non solo per la comunità piacentina, ma per l’intero movimento artistico internazionale”. Ha commentato l’assessore alla Cultura di Piacenza, Jonathan Papamarenghi, con le cautele del caso. “Un grazie di cuore alle forze dell’ordine che non hanno mai interrotto le ricerche di uno dei più grandi capolavori della pittura ottocentesca” – ha continuato Papamarenghi. “Proprio ieri durante un incontro relativo alla preparazione della mostra a ricordo di Stefano Fugazza, direttore a quei tempi – ha aggiunto l’assessore -, affermavamo quanto sarebbe stato importante il ritrovamento dell’opera e quanto lo stesso Fugazza soffrì per quel deprecabile furto. Oggi, considerando che in passato tante sono state le bufale relative a questo dipinto, se ciò fosse confermato, gioirebbe insieme a tutti noi”.
“Se confermata, la notizia del ritrovamento del dipinto di Klimt, ‘Ritratto di Signora’, è il migliore augurio di Buon Natale”. Ha commentato Vittorio Sgarbi, aggiungendo: “Un’opera intensa, parlante, il ritratto di donna è un’immagine familiare e umanissima che dava il carattere all’intero museo”. Secondo il critico d‘arte, “il suo ritrovamento è il miglior rilancio per Piacenza e per la Galleria Ricci Oddi mentre s’inaugura il crimine della Chiesa del Carmine: un restauro criminale benedetto dalla Soprintendenza!”.