AREZZO – Un progetto culturale complesso quello realizzato da Mimmo Paladino ad Arezzo per celebrare Piero della Francesca, che ha conquistato il pubblico nel corso dei sei mesi di apertura. Sono stati infatti 32mila i visitatori della mostra a cura di Luigi Maria Di Corato la cui chiusura era prevista per il 31 gennaio e che invece sarà prorogata fino al 31 marzo 2020.
Oltre 50 le opere esposte in un percorso itinerante che tocca cinque diverse sedi espositive, nel quale viene approfondito il rapporto tra Paladino e una delle figure del passato che più hanno contato nella sua formazione e con la quale ha intrattenuto un dialogo costante in tutta la sua ricerca artistica, Piero della Francesca, appunto.
I due nuclei centrali della mostra – che vede protagonista proprio la pittura e che presenta opere tridimensionali nella loro naturale vocazione pittorica – sono la Galleria comunale d’Arte Contemporanea e la Fortezza Medicea.
Nella Galleria sono accolti 34 dipinti, tra cui opere celebri come “Suonno. Da Piero della Francesca” del 1983 e due grandi quadri della serie “Il principio della prospettiva” del 1999, o il “polittico” inedito di sei elementi dal titolo “Senza titolo”, realizzato nel 2018. Alla Fortezza sono invece ospitate opere monumentali, a partire dalla recentissima “Senza titolo” del 2018. Spiccano anche i nove elementi di “Vento d’acqua”, sempre in bronzo, del 2005 già esposta al Museo di Capodimonte di Napoli.
Completano il percorso l’istallazione dal titolo “Dormienti”, tra le opere più note e amate di Paladino, realizzata con Brian Eno nel 1999 per la Roundhouse di Londra e qui riproposta in un nuovo allestimento nella chiesa sconsacrata di Sant’Ignazio. La grande croce in foglia d’oro “Senza titolo” del 2016, rispettoso omaggio al capolavoro giovanile di Cimabue nella chiesa di San Domenico. L’istallazione di Porta Stufi dove i diciotto vessilli policromi collocati sulle mura, “Bandiere” del 2003 in alluminio, sembrano segnalare un antico trofeo lasciato sul selciato: si tratta di “Elmo”, una delle opere più note dell’artista, un bronzo del 1998, esposto nei maggiori musei del mondo, che qui accoglie i visitatori in arrivo o in partenza ricordando i fasti di un passato non ancora remoto.
Il progetto conferma insomma quanto il pittore e matematico di Sansepolcro sia stato per Paladino determinante come fonte di ispirazione non solo a livello estetico, ma anche metodologico e teorico.
“La regola di Piero” rappresenta un omaggio garbato che, pur svolgendosi e dipanandosi per tutta la città, non chiama mai direttamente in causa il maestro a livello formale, ma si risolve nel manifestare una condivisione di valori, come l’incontro tra tradizione e modernità, tra razionalità ed emozione, tra luce, forma e colore, tra idealizzazione, astrazione, simbolo e realtà.
Vademecum
MIMMO PALADINO. LA REGOLA DI PIERO
Arezzo, 15 giugno 2019 – 31 marzo 2020
Sedi espositive
Fortezza Medicea
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Ex-Chiesa di Sant’Ignazio
Basilica di San Francesco
Chiesa di San Domenico
Porta Stufi
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00.
Giorno di chiusura: lunedì
Info: 0575 356203
www.fondazioneguidodarezzo.com
www.laregoladipiero.wordpress.com
FB: Arezzo Cultura
FB: Arezzo Mostre
Biglietti: 5 euro (ridotto 3 euro per gli over 65).
Ingresso gratuito per i minori di 14 anni.
I biglietti sono acquistabili presso le sedi espositive della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Fortezza Medicea oppure presso l’Info Point di Piazza della Libertà, 1