ROMA – L’architetto Renzo Piano è l’ospite del secondo appuntamento di “Vite – L’arte del possibile”, curato e realizzato dal direttore della testata all news Giuseppe De Bellis, ogni due settimane il lunedì su Sky TG24, racconta dieci grandi italiani che si sono distinti nel proprio campo, divenendo noti in tutto il mondo.
In questa puntata, Renzo Piano racconta la sua professione. Nell’intervista l’architetto racconta degli anni della sua giovinezza a Milano, “conducevo una doppia vita: di notte occupavo l’università, di giorno andavo a lavorare nello studio dell’architetto Albini”.
Tra i ricordi, anche l’infanzia da figlio di piccolo costruttore: “sono arrivato a questo mestiere stando seduto su un mucchio di sabbia nei suoi cantieri. Sono cresciuto dapprima, senza essere un architetto, sui cantieri a imparare una cosa: che costruire è un gesto straordinario, è esattamente l’opposto del distruggere. È un gesto di pace, un gesto di buona volontà”.
Infine Piano racconta cosa abbia significato per lui aver realizzare il nuovo ponte di Genova. “Il ponte di Genova nelle mie attenzioni, oggi, occupa un posto stabile. È stata una tragedia, e le tragedie si elaborano lentamente, ci vuole del tempo”.
“Vite – L’arte del possibile” è sul sito SkyTg24.it, con una sezione dedicata in cui sono presenti le interviste video accompagnate dal testo integrale.