ROMA – Giambattista Piranesi (Venezia, 4 ottobre 1720), architetto, fondatore del moderno metodo scientifico di indagine archeologica, designer e imprenditore, noto soprattutto al grande pubblico come incisore tra i più grandi nella storia dell’arte grafica, è protagonista della mostra ospitata dal 15 ottobre all’Istituto centrale per la grafica.
Giambattista Piranesi. Sognare il sogno impossibile è il titolo dell’esposizione curata da Maria Cristina Misiti, allestimento di Paolo Martellotti,che intende offrire un’immagine a tutto tondo della poliedrica produzione grafica piranesiana.
Un rapporto privilegiato lega l’architetto/incisore con l’Istituto centrale per la grafica, che conserva nelle collezioni della Calcoteca tutte le matrici calcografiche incise dall’artista veneziano e bottega in oltre trent’anni di attività. L’Istituto possiede, inoltre, l’intera raccolta delle stampe dell’artista conservate in Calcografia; e alcune serie di particolare pregio sono presenti anche nel Gabinetto Stampe dello stesso Istituto.
L’Istituto intende dunque celebrare l’incisore, nel terzo centenario della nascita, con una mostra nella quale viene dedicato ampio spazio alle matrici che esaltano, nella loro unicità, il trionfo del progetto grafico piranesiano e del suo “sogno impossibile”. L’esposizione vuole inoltre far conoscere al grande pubblico le stampe, i disegni, dipinti e pezzi archeologici (repliche dalla Reale Accademia di Belle Arti di San Fernando Madrid) che sono in rapporto con l’opera dell’artista.
Ad accogliere i visitatori al primo piano di Palazzo Poli alla Fontana di Trevi è una proiezione multimediale a soffitto, curata da Civita Mostre e Musei, con la quale ci si propone di coinvolgere lo spettatore nella Roma della metà del Settecento, ambiente che Piranesi ha magistralmente eternato nelle sue Vedute.
Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni: I Capricci e le Carceri, architetture fantastiche del primo periodo Le Antichità Romane e il Campo Marzio Piranesi designer: Camini, Vasi e Candelabri Le Vedute di Roma e dei dintorni Vedute di Paestum Nelle sale al piano terra del Palazzo, ampio spazio è dedicato alla tecnica incisoria piranesiana, analizzata con metodologie e strumenti messi a punto dal Laboratorio Diagnostico per le matrici di questo Istituto, e attraverso il metodo fotografico RTI (Reflectance Transformation Imaging), applicato alle matrici delle Carceri grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura, Università di Roma “La Sapienza”.
Completa la mostra un libro multimediale con contributi che evidenziano l’interdisciplinarietà e la versatilità del genio piranesiano.