TORINO – Prende il via il restauro di Palazzo Madama a Torino, uno tra i più antichi e affascinanti edifici della città, con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra. Il progetto prevede il restauro e il consolidamento dell’avancorpo centrale della facciata juvarriana, capolavoro architettonico del Settecento europeo.
L’intervento, promosso dalla Fondazione Torino Musei,sarà interamente finanziato con 2,4 milioni di euro da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama.
Il progetto di restauro e consolidamento strutturale – approvato dal Mibact e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino – è firmato dall’architetto Gianfranco Gritella.
Gli interventi per riportare al uso antico splendore la facciata prevedono il restauro dell’apparato architettonico e decorativo; il consolidamento strutturale dei soffitti e degli architravi lapidei dei tre intercolumni del pronao centrale; il sollevamento, il trasporto e il restauro delle quattro monumentali statue allegoriche di coronamento del pronao, che saranno musealizzate e sostituite da copie identiche sulla sommità dell’edificio; il restauro, la revisione e il consolidamento strutturale dei serramenti lignei; la revisione e l’adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche della copertura e, infine, il recupero dei sotterranei circostanti il Palazzo.
Entro la primavera, la Fondazione Torino Musei pubblicherà il bando di gara per l’affidamento dei lavori sull’avancorpo centrale, che inizieranno prima dell’estate e dureranno circa un anno e mezzo, per concludersi a fine 2022.
“Il restauro di Palazzo Madama è il primo dono che la Fondazione Crt fa alla città e alla regione nel proprio trentennale, rafforzando la lunga tradizione di solidarietà verso il patrimonio storico-artistico, a partire dalle Residenze Sabaude” – afferama il presidente di Fondazione Crt, Giovanni Quaglia.
“Il grande cantiere di Palazzo Madama attiverà un doppio circolo virtuoso per la ripresa – sottolinea il segretario generale dell’Istituto Massimo Lapucci – sosterrà l’attività e l’occupazione nelle imprese del Nord Ovest coinvolte nei lavori, e consentirà a Fondazione Crt di mettere a disposizione del recupero del patrimonio artistico ulteriori risorse per 1,5 milioni di euro grazie all’Art bonus È un investimento strategico in ottica ‘recovery plan culturale’ con l’obiettivo di tutelare e valorizzare l’arte nel presente e di trasmetterla in eredità alle prossime generazioni”.
Il presidente della Fondazione Torino Musei Maurizio Cibrario spiega: “Non credo esista a Torino un altro monumento le cui pietre racchiudano 2000 anni di storia, al pari di Palazzo Madama. Dall’insediamento romano agli Acaia, i Duchi di Savoia, le Madame Reali, sino al Senato del Regno di Italia, una carrellata ineguagliabile di gestione del potere civico e statale. A 300 anni dalla trasformazione da fortezza a capolavoro dell’arte barocca, è necessario un lavoro di restauro, consentito dal senso civico e dalla sensibilità storica e artistica della Fondazione Crt, a cui va la riconoscenza nostra e della Città. Si preannuncia anche un intervento del ministero per i Beni e le Attività culturali che, se dovesse realizzarsi, completerebbe il piano dei lavori. La nostra gratitudine va alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Citta Metropolitana di Torino, per i consigli, la guida e il sostegno offerti in questa fase introduttiva“.
“Il progetto è frutto di un percorso costruito su di uno studio maturato nella conoscenza e nel rispetto della eccezionalità della facciata juvarriana. L’avvio di un cantiere tanto complesso dà speranza in questo momento e offre conferma dell’ attenzione che le istituzioni cittadine sanno riservare al patrimonio monumentale” – commenta infine Luisa Papotti, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino.