PADOVA – Torna a Padova Super Walls, la seconda edizione della Biennale di Street Art che, coinvolgendo decine di artisti italiani e stranieri, di fama internazionale, intende impreziosire i grandi muri dislocati nel tessuto urbano di otto comuni tra Padova e provincia. La manifestazione celebra, intatti, l’arte di strada come strumento di valorizzazione del paesaggio urbano che ha già visto, con l’edizione passata, realizzare 20 imponenti opere che fanno dei comuni ospitanti una vera e propria galleria artistica a cielo aperto.
40 gli artisti coinvolti in questa edizione, di cui 12 donne coinvolte nello spin-off WonderWalls.
Il parterre di artisti che ha deciso di aderire alla call to action lanciata dai curatori dell’evento, il gallerista Carlo Silvestrin e la critica d’arte Dominique Stella, è composto dai padovani Alessio-B, Any, Axe, Boogie.EAD, Joys, Orion, Peeta, Roulè, Tony Gallo, Yama e Zero Mentale, e numerosi nomi noti del panorama internazionale, tra cui le olandesi JDL e Nina Valkhoff, le spagnole Medianeras, Nuriatoll, Doa Oa, Spok e gli Alegría del Prado, i francesi Nerone, Daco, Anna Conda, David Karsenty e il collettivo La Crémerie, la tedesca Julia Benz. Altri artisti italiani che si esibiranno nell’applicazione del loro filtro creativo rispetto al tema della rinascita alle porte dell’era post-pandemica sono: Alessandra Carloni, Bolo, Evyrein, Gabriele Bonato, Mrfijodor, Paolo Psiko, Shife e Ra.Men. Tra i partner tecnici compare anche Airlite, una vernice “mangia inquinamento” che aveva caratterizzato la prima edizione della Biennale.
«L’arte è una delle espressioni della cultura, e noi, specie in questo momento storico, abbiamo un grandissimo bisogno di arte e di cultura. Questa biennale di street art diventa l’espressione più concreta della nostra voglia di ripartire dopo i mesi cupi della pandemia, di donare alle nostre strade e piazze quella bellezza di cui abbiamo bisogno per il nostro equilibrio psicofisico.» – ha affermato il Sindaco di Padova Sergio Giordani alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione tenutasi in mattinata al Palazzo della Ragione di Padova. «Creatività al servizio del territorio. Con opere che mettono insieme l’espressione artistica di chi le realizza con l’obiettivo di migliorare lo spazio urbano nel quale sono inserite. Anche l’Università di Padova partecipa alla Biennale di Street Art, appuntamento internazionale dedicato all’arte di strada, ospitando due opere» – ha aggiunto Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova.
«Padova ha una grande tradizione nella pittura murale, non per nulla la città è candidata al riconoscimento Unesco per il suo ciclo di affreschi trecenteschi. Ma anche in tempi più recenti, agli inizi del ‘900 abbiamo un esempio importantissimo al Liviano dove Massimo Campigli realizzo un’opera nel 1939. C’è un concetto che collega gli affreschi di allora ad oggi, ed è quello dell’arte pubblica pensata e realizzata per essere vista da tutti. Padova con queste opere di street art che si aggiungono a quelle già presenti in molti punti della città, diventa così una stimolante galleria d’arte a cielo aperto, fruibile da tutti.» – ha infine sottolineato Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova.