ROMA – Apre al Museo di Roma in Trastevere la mostra “Calogero Cascio. Picture Stories, 1956 – 1971”, che dà conto dell’attività di uno dei protagonisti della fotografia italiana del secondo Novecento.
Calogero Cascio (Sciacca – AG, 1927 / Roma, 2015) è stato un fotoreporter che, dalla metà degli anni Cinquanta ai primi anni Settanta, ha raccontato situazioni e momenti tra i più significativi dell’epoca.

Stabilitosi a Roma nel 1949, dopo gli studi universitari e una breve carriera di medico nelle borgate romane, Cascio sceglie la professione di fotoreporter ed entra in contatto con il mondo dell’editoria che aveva visto la nascita, nel dopoguerra, di importanti periodici illustrati come “Il Mondo”, diretto da Mario Pannunzio dal 1949 al 1966, e “L’Espresso”, fondato nel 1955 da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari. Proprio con “Il Mondo” stabilisce un rapporto privilegiato, un continuo e vivace scambio di opinioni con il suo direttore che, a suo parere, tende a pubblicare «foto belle, ma poco “vigorose”», nelle quali è assente lo spirito del vero fotogiornalismo, il racconto della storia e dei suoi conflitti, di cui la guerra nel Vietnam era il simbolo.
Con i fotografi Caio Garrubba, Antonio e Nicola Sansone condivide l’ideale del reportage giornalistico come azione “politica” e, insieme a loro, fonda nel 1963 l’agenzia RealPhoto, contribuendo con Ermanno Rea, Plinio De Martiis, Franco Pinna alla “scuola romana” del fotogiornalismo.
L’intelligenza visiva di Cascio
Nel 1963 il più attento critico della fotografia italiana di quegli anni, Piero Racanicchi, sulla rivista “Popular Photography”, scriveva a proposito del servizio fotografico realizzato da Cascio nella città indiana di Chandigarh, progettata ex novo un decennio prima da Le Corbusier: «Calogero Cascio ha il pregio di scrivere nella stessa maniera in cui fotografa: la sua intelligenza visiva lo porta verso uno stile narrativo sciolto e scorrevole, fatto di impressioni e di riflessioni, che punta al nocciolo delle cose, scarta le situazioni marginali, affronta gli argomenti con immediatezza, di fronte, senza concedere nulla alla fantasia e al descrittivismo».
L’indagine sociale di Cascio non si limita a esplorare le strade e le campagne della Sicilia e le aree periferiche di Roma e di molte altre realtà italiane. Quale testimone degli eventi si spinge anche in territori oltre confine, dai Paesi del medio e dell’estremo Oriente fino al Sudamerica. Ciò che ne scaturisce sono “storie per immagini” di impronta antropologica, sociologica e politica, caratterizzate però da uno sguardo empatico, capace di cogliere in ogni contesto il valore universale dell’uomo.
Spesso accompagnati da suoi testi, i servizi fotografici di Cascio trovano spazio nei più importanti quotidiani e periodici americani ed europei degli anni Sessanta e Settanta come “New York Times”, “Life”, “Look”, “Stern”, “Paris Match” e, in Italia, oltre ai già citati, “L’Europeo”, “La Stampa”, “Paese Sera”, distinguendosi per la loro volontà di denuncia delle diseguaglianze sociali, della condizione degli “sconfitti” da parte di una società priva di umanità nei confronti degli ultimi.
La mostra e il catalogo
L’esposizione e il catalogo che l’accompagna, edito da Silvana Editoriale, con testi di Monica Maffioli, Ferdinando Scianna e Francesco Zizola, rappresentano il primo lavoro antologico e storico-critico dedicato al fotoreporter siciliano.
Sono oltre 100 le fotografie in mostra. Si tratta di stampe fotografiche originali d’epoca e stampe recenti da negativi originali.
Lima, Perù, 1963, I soldati occupano le piazze
(I soldati occupano le piazze con i carri armati e i bambini aspettano la violenza che non arriva. Nel Paese degli Incas un colpo di Stato all’anno). Stampa originale d’epoca alla gelatina ai sali d’argento, 23,5 x 35,5 cm, archivio Cascio, Roma
Roma, 1957, Scuola di periferia
Stampa recente alla gelatina ai sali d’argento da negativo originale, 24 x 36 cm, archivio Cascio, Roma
In rassegna anche alcune immagini pubblicate su “Il Mondo” tra il 1957 e il 1966, oggi conservate nel fondo fotografico del settimanale presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
L’esposizione è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ed è curata dallastorica della fotografia Monica Maffioli, con la collaborazione di Natalia e Diego Cascio, figli dell’artista.
Vademecum
Calogero Cascio, Picture Stories, 1956 – 1971
Museo di Roma in Trastevere, Piazza S. Egidio 1b
6 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022
Dal martedì alla domenica ore 10.00 – 20.00
24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura
1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
In considerazione dell’offerta aggiuntiva rappresentata dalla Mostra oggetto della presente Convenzione e della mostra dedicata a Margaret Bourke White, ospitata presso lo stesso Museo 21 settembre – 21 novembre 2021 la bigliettazione del Museo di Roma in Trastevere sarà articolata secondo le seguenti tariffe.
Dal 7 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022:
- biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alle Mostre per l’importo di € 9,50 intero e di € 8,50 ridotto, per i non residenti;
- biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alle Mostre per l’importo di € 8,50 intero e di € 7,50 ridotto, per i residenti;
- gratuito e ridotto per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Non sarà attivato un biglietto solo Mostra.
Ingresso gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Per i possessori della MIC Card l’ingresso, al museo e alle mostre, è gratuito.
Le tariffe potrebbero variare in base alla nuova programmazione del museo.
Modalità di accesso
Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 mt). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5). Esibire il biglietto digitale o la stampa cartacea del print@Home senza passare dalla biglietteria.
L’accesso ai musei e alle mostre è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di Certificazione verde Covid-19 (in formato digitale o cartaceo).
E’ obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Distanza di sicurezza (almeno 1 mt), ad eccezione delle famiglie. E’ disponibile il gel per mani/guanti. Ingresso ai wc contingentato. Si prega di seguire la segnaletica
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.museodiromaintrastevere.it
www.museiincomune.it, www.zetema.it