BASILEA – E’ curata da Maurizio Vanni, prodotta e organizzata dall’Associazione MetaMorfosi in collaborazione con Spirale d’Idee, la mostra Andy Warhol – Pop Art Identities che presenta un corpus di ben 130 opere originali di uno degli artisti più influenti del Novecento, nonché figura predominante della Pop Art.
Tanto è stato detto e scritto su Andy Warhol, ma la mostra curata da Vanni, andando più in profondità, si pone l’obiettivo di comprendere in quale modo si possa raccontare oggi Warhol.
L’identità è il tema chiave della mostra
E’ quindi l’identità al centro dell’esposizione, ospitata dal 13 ottobre 2021 al Masse Basel che, proprio ruotando attorno a questo tema, intende focalizzarsi sulle scelte, sulle prese di posizione, sugli stati d’animo e sull’atteggiamento nella vita pubblica e privata di Warhol.
«Più di 130 opere originali ci fanno comprendere come le idee di Warhol mascherassero precise strategie creative che, in alcuni casi, si sono alimentate per caso – spiega il curatore della mostra Maurizio Vanni. – Per essere sicuro di essere uno strumento che proiettasse nel futuro tutte le cose nella loro essenza e soprattutto per mostrarle sotto una nuova luce, Warhol smise di disegnare e di dipingere, ideando tecniche artistiche personali capaci di garantire l’unicità nella serialità. Una delle sue tante contraddizioni che lo renderanno famoso, definito dai più come un “genio terreno”, figura predominante del movimento Pop Art e uno degli artisti più influenti del Novecento».
«Warhol Pop Art Identities, così come l’ha concepita Maurizio Vanni, va al cuore della questione delle identità difficili del tempo in cui questo grandissimo artista viveva, e ancor più del nostro tempo – commenta il presidente di MetaMorfosi, Pietro Folena.
Le sezioni della mostra
Il percorso espositivo si sviluppa attraverso sette sezioni partendo dalle MEMORY IDENTITIES: PORTRAITS, una galleria di ritratti che evidenzia le evoluzioni tecniche e stilistiche in relazione al rapporto tra la serialità della serigrafia fotografica e gli interventi successivi, non necessariamente apportati dalla sua mano, tra cui le celebri serie dedicate a MARILYN e a MAO TSE-TUNG.
La sezione UNIVERSAL IDENTITIES presenta le sue celebri ICONS che ci conducono negli scenari dei suoi famosi oggetti d’uso quotidiano, come la zuppa Campbell e le banconote dei dollari americani, ma ci fanno anche scoprire l’Andy Warhol patriota (Uncle Sam), provocatore (Cow), ambientalista (Endagered species), nostalgico (Shoe), profondo (Kiku) e universale (Cantaloupes e Apples).
La sezione TANGIBLE IDENTITIES propone i suoi READY-MADE: la bottiglia di Coca Cola, il barattolo di zuppa Campbell, la chitarra dei Rolling Stones che da oggetti comuni vengono proposti, concettualmente, alla stregua di opere d’arte.
La sezione INFLUENCED IDENTITIES espone FLASH: undici serigrafie che raffigurano la rappresentazione mediatica dell’assassinio del Presidente John F. Kennedy del 22 novembre 1963. Il titolo deriva da “Notizie Flash”. Warhol era ossessionato dalla morte del Presidente, ma ciò che lo infastidiva di più era il costante bombardamento mediatico, anche a distanza di tempo, che secondo lui impediva agli americani di tornare a sorridere e sognare.
La sezione CHANGED IDENTITIES presenta LADIES AND GENTLEMAN: un progetto fotografico che si concretizzò nel 1975 quando Warhol decise di immortalare alcune drag queen newyorkesi che posarono per lui come star di Hollywood.
Ne scaturirono due tipologie di opere: gli acetati – negativo della foto trasferito su supporto trasparente – e le serigrafie in cui le drag queen erano contaminate con campiture di colore improbabile e innaturale.
La sezione COVER IDENTITIES propone le COPERTINE DEI DISCHI: dopo aver conosciuto, frequentato e lanciato i Velvet Underground alla Factory e in tournée, Warhol propose alla band una cover per il loro primo disco disegnando una banana. Da quel momento, molti dei più celebri artisti di tutto il mondo gli chiesero di fare la stessa cosa.
La sezione INTANGIBLE IDENTITIES espone BEYOND THE OBJECT: con le serie Camouflage e The only way out is in, Warhol, di dichiarata fede cattolica, propose delle immagini che non potevano essere fruite come oggetti di consumo “tali e quali” invitando ad andare oltre la superficie delle cose, a cercare nelle dimensioni dell’oltre un qualcosa che non poteva più essere definita realtà. L’artista se ne andrà a distanza di pochi mesi dalla realizzazione di questi lavori.
Vademecum
Andy Warhol. Pop Art Identities
Messe Basel
Messeplatz, Halle 5,
4000 Basel
Orari di apertura
lunedì chiuso.
Aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Sabato dalle 10.00 alle 19.00.
Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura.
Biglietti
Biglietteria in loco!
Secondo le normative federali sarà possibile accedere alla mostra solo con il COVID PASS. La prenotazione non è obbligatoria. La mascherina non è obbligatoria ma consigliata.
Adulti (dai 16 anni): CHF 23.–
Studenti / Anziani (64-65 anni) / Autorizzati IV: CHF 19.–
Bambini (da 5 a 15 anni): CHF 15.–
Pacchetto famiglia (2 adulti + 2 bambini): CHF 62.–
Ingresso gratuito fino a 4 anni!
Audioguida disponibile in loco: CHF 5.– (tedesco, francese, italiano e inglese).
La mostra è accessibile alle sedie a rotelle.
Cani ammessi.
Lingua
I testi della mostra sono in francese, inglese e tedesco.
Covid
Il museo soddisfa i requisiti della Confederazione Svizzera e le misure di protezione dell’Associazione dei musei svizzeri.
– È richiesto il COVID PASS
– Si consiglia la mascherina– Diversi dispenser di disinfezione (ingresso/uscita, servizi igienici)– Pulizia/disinfezione regolare da parte di addetti alle pulizie professionali– Le persone malate non possono entrare nel museo