ROMA – Dal 13 al 31 ottobre 2021 sono in mostra al MAXXI di Roma i progetti finalisti del concorso internazionale di progettazione per il nuovo Centro visitatori del Campo di Fossoli, luogo della memoria collettiva tra i più significativi, intensi e drammatici della storia d’Italia, ultima stazione per migliaia di ebrei e antifascisti prima della deportazione nei lager nazisti.
Nella mostra, dal titolo Il Campo di Fossoli tra memoria e progetto sono esposti i progetti dei 4 finalisti: Progettisti Associati (vincitore), Studio Macola, Andrew Berman Architect, Gandolfi e Mura Architetti Associati.
Il Campo di Fossoli e il concorso di progettazione
Il Campo di Fossoli, frazione di Carpi in provincia di Modena, è un luogo della memoria collettiva, la cui conservazione e promozione sono fondamentali per non dimenticare e perché certe tragedie non accadano più.

Il vecchio Campo di Fossoli venne costruito nel 1942 come campo per prigionieri di guerra. Nel dicembre del 1943 viene realizzato anche il Campo Nuovo trasformando il complesso in campo di raccolta per ebrei, provenienti dai campi provinciali del territorio, e in seguito anche per oppositori politici.
Dal 1944 l’autorità germanica rileva l’area rendendolo Polizei und Durchgangslager (campo di polizia e di transito), per prigionieri politici e razziali che vengono qui trasferiti dai campi e dalle carceri del nord Italia per essere deportati nei Lager europei. Da lì partono 2840 ebrei, un terzo della deportazione dall’Italia e oltre 2800 politici.
La sua storia è complessa e stratificata, con un succedersi di avvenimenti e usi differenti: da campo di reclusione per prigionieri di guerra, ebrei e oppositori politici a luogo di transito per i campi di concentramento europei, da sede della comunità per orfani Nomadelfia a centro per i profughi giuliano-dalmati nel 1954.
Nel 1984 il Comune di Carpi ottiene in concessione gratuita dallo Stato l’ex campo di concentramento perché sia destinato alla “Istituzione del Museo-Monumento nazionale a perenne ricordo delle vittime dei campi di concentramento e a parco pubblico”.
Per rendere la visita del Campo più accessibile, nel 1996 è stata istituita la Fondazione Fossoli, con il compito di recuperare e valorizzare il sito, migliorarne la fruizione, organizzare attività divulgative ed educative dotandosi di spazi in grado di soddisfare le esigenze funzionali, conservando la memoria del passato nelle sue manifestazioni materiche e, allo stesso tempo, guardando al futuro.
A tal fine, nell’ambito di un più ampio progetto di conservazione e valorizzazione dell’intero Campo, nel 2020 è stato bandito dal Comune di Carpi, proprietario del Campo, in collaborazione con la Fondazione Fossoli e il supporto tecnico–specialistico della Fondazione MAXXI Dipartimento Architettura, un concorso internazionale di progettazione in due gradi per il nuovo centro visitatori del Campo.
I progettisti sono stati chiamati a elaborare un’architettura capace di caratterizzare e valorizzare l’ingresso del Campo, nel rispetto delle testimonianze esistenti, veicolando un’idea di apertura del sito che rispecchi la volontà di preservare e tramandare la memoria. Tra i 38 partecipanti al concorso è stata selezionata la proposta dello studio Progettisti Associati, qui esposta insieme agli altri 3 progetti finalisti.
La giuria, presieduta da Norberto Carboni, Dirigente Settore Lavori Pubblici, Infrastrutture e Patrimonio del Comune di Carpi, e composta da: Marzia Luppi, Direttore Fondazione per il Recupero e la Valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli; Paola Viganò, architetto e urbanista, professore di Urbanistica presso l’EPFL (Lausanne) e lo IUAV di Venezia; Carla Di Francesco, Consiglio scientifico Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali; Giovanni Leoni, Professore Ordinario di Storia dell’Architettura – Dipartimento Architettura Università di Bologna e Presidente del Comitato scientifico della Fondazione per il Recupero e la Valorizzazione del Campo di Fossoli ha scelto il progetto di Progettisti Associati perché “si distingue per un’interpretazione del Campo di Fossoli di grande interesse: a partire dalla sua storia, il Campo si apre all’esterno e diventa vero “spazio pubblico” in sintonia con le finalità culturali espresse dalla Fondazione Fossoli. Un processo memoriale che si apre al futuro, a nuovi usi ed interpretazioni di un luogo simbolico e stratificato”.
I progetti in mostra
La mostra Il Campo di Fossoli tra memoria e progetto offre un percorso che, a partire dalla storia del Campo raccontata in una timeline nel corridoio d’ingresso al Centro Archivi, guarda al suo futuro presentando le nuove architetture che ne migliorano la fruibilità e l’accessibilità, ponendo le basi per futuri interventi di conservazione e valorizzazione.
Ai binari ferroviari da cui partirono 16 convogli verso i campi di sterminio si ispira lo studio Progettisti Associati (Sassuolo) che utilizza un registro compositivo di assi paralleli per suddividere l’area in una griglia regolare.
Mantenere viva la tensione tra oblio e memoria è al centro del progetto di Studio Macola (Venezia) che consolida le murature diroccate con gabbie di armature che danno l’idea di cantiere in costruzione.
La proposta architettonica di Andrew Berman Architetct (New York) vuole rendere il tempo palpabile, permettendo alle stratificazioni e alle cicatrici del Campo di essere presenti attraverso tre muri in laterizio che segnano la posizione di fossati e recinti precedenti.
Punto di partenza del progetto di Gandolfi e Mura Architetti Associati (Bergamo) è la capacità di relazionarsi alle preesistenze valorizzandole attraverso nuovi inserimenti.
Vademecum
IL CAMPO DI FOSSOLI TRA MEMORIA E PROGETTO
Il concorso di progettazione per il nuovo centro visitatori
in mostra al MAXXI i 4 progetti finalisti di: Progettisti Associati (vincitore),
Studio Macola, Andrew Berman Architect, Gandolfi e Mura Architetti Associati
MAXXI | Centro Archivi |13 – 31 ottobre 2021
www.comune.carpi.mo.it | www.fondazionefossoli.org | www.maxxi.art