NEW YORK – Il 9 novembre 2021 andrà all’asta da Christie’s a New York, al Rockefeller Center, “The Guilt of Gold Teeth”, considerato uno dei capolavori di Jean-Michel Basquiat (1960-1988).
L’opera sarà il top lot della “21st Century Art Evening Sale”. Il prezzo di partenza è intorno ai 40 milioni di dollari e secondo gli esperti potrebbe stabilire il nuovo record per l’artista afroamericano.
Un’opera monumentale dipinta in Italia
Si tratta di una tela monumentale del 1982, creata all’apice della carriera di Basquiat. L’opera venne dipinta durante un viaggio in Italia e appartiene a un gruppo di otto dipinti creati dall’artista a Modena.
Basquiat viaggiò a Modena per la prima volta nel 1981: allora volto fresco sulla scena artistica, il giovane Jean-Michel realizzò la sua prima mostra personale con il nome di ‘Samo’ alla galleria di Emilio Mazzoli. Durante il secondo viaggio dell’artista a Modena nella primavera del 1982, Mazzoli gli fornì un grande studio e la sua pratica artistica fece un cambiamento palpabile. Tra le opere prodotte in quel periodo, cinque anni fa nel maggio del 2016, “Untitled” ha conquistato il record mondiale d’asta con un’aggiudicazione di 57,3 milioni di dollari da Christie’s a New York. “Profit” fu venduto per 5,5 milioni di dollari da Christie’s sempre a New York nel 2002, stabilendo il record per l’artista all’epoca, rimasto imbattuto fino al 2007.
La figura centrale in questo dipinto è identificata come Baron Samedi, uno spirito del Vodou haitiano e leader del Gede, che tende a pascere le anime defunte verso l'”altro lato”.
Versioni di questa figura appaiono in diversi dipinti di Basquiat e “La colpa dei denti d’oro” (questa la traduzione del titolo) è una delle prime rappresentazioni. Baron Samedi è strettamente legato alla morte e alla baldoria: è spesso raffigurato come una figura scheletrica vestita in abiti funebri, compreso il suo caratteristico cappello a cilindro. È sia un custode protettivo che un truffatore riottoso, che rappresenta le moltitudini, tanto della vita quanto della morte.
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Un acquerello di Van Gogh in cerca di record
L’acquerello “Meules de blé” di Vincent Van Gogh (1853-1890), trafugato dai nazisti, andrà all’asta da Christie’s l’11 novembre a New York, nella vendita del catalogo “The Cox Collection: The Story of Impressionism”.

Christie’s ha ricostruito la storia di quest’opera e ha facilitato un accordo transattivo tra l’attuale proprietario e l’erede di Max Meirowsky, nonché gli eredi di Alexandrine de Rothschild, illustrando la complessità dei casi di restituzione e le perdite dovute alla persecuzione nazista.
L’opera, che raffigura covoni di grano, è stimata 20-30 milioni di dollari, ma è pronta a stabilire un nuovo record mondiale.
L’asta della collezione Cox includerà anche capolavori di Caillebotte, Cézanne, Monet, Redon, Sisley, Vuillard e altri due dipinti di van Gogh.
L’acquerello, acquisito dopo vari passaggi di mano nella collezione parigina di Miriam Caroline Alexandrine de Rothschild (1884-1965), fu confiscato dal regime nazista durante l’occupazione. Negli anni del dopoguerra, Alexandrine cercò di rintracciare e recuperare la sua collezione d’arte e la sua biblioteca saccheggiate, ma mentre riuscì a recuperare alcune opere, molte altre rimasero disperse, tra cui “Meules de blé”.