BRESCIA – Badiucao, artista dissidente, conosciuto come il Banksy cinese, è in mostra a Brescia, dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022, al Museo di Santa Giulia.
Con la rassegna La Cina (non) è vicina. Badiucao – opere di un artista dissidente, a cura di Elettra Stamboulis, evento di punta del Festival della Pace, organizzato dal Comune e dalla Provincia di Brescia dal 12 al 26 novembre 2021, viene presentato un percorso espositivo che ripercorre l’attività dell’artista, dagli esordi alle opere più recenti che sono nate in risposta alla crisi sanitaria innescata dalla pandemia di Covid-19.

La sfida alla censura di Badiucao
Badiucao, proprio per il suo impegno politico, vive attualmente in Australia. Si è affermato sul palcoscenico internazionale grazie ai social media, coi quali diffonde la propria arte in tutto il mondo – il suo account twitter @badiucao è seguito da più 80 mila persone –, e sfida costantemente il governo e la censura cinese.
La sua vocazione artistico-politica nasce nel 2007, quando, studente di Legge all’Università di Shanghai vede il documentario The Gate of Heavenly Peace, un girato clandestino diretto da Carma Hinton e Richard Gordon sulle proteste di Piazza Tienanmen. L’artista sviluppa una ferma decisione di esprimersi in prima linea contro ogni forma di controllo ideologico e morale esercitato dal potere politico, a favore della trasmissione di una memoria storica non plagiata.
Il suo impegno politico si realizza nella creazione di campagne partecipative, affissioni in luoghi pubblici, illustrazioni e attività online, spesso costruite con un linguaggio visivo che evoca ironicamente lo spirito pop della propaganda comunista, ricalcandone lo stile grafico, i colori e i toni.
“La mostra dedicata al dissidente cinese Badiucao, esule in Australia da una decina di anni e mai esposto in Occidente – afferma Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei – sarà una vera e propria rivelazione fatta di installazioni multimateriali, tele, opere grafiche e cartoon. Ciò che rende davvero importante questo impegno è che l’artista stesso è presente a Brescia per l’allestimento delle proprie installazioni e per il fitting del set up agli spazi che sarà particolarmente originale visto che l’arte di Badiucao attraversa i generi e ammicca alla iconografia della propaganda rivelando però un’ironia tagliente espressa nei colori e nei toni pop e in uno stile grafico incredibilmente moderno”.
Con questo nuovo progetto Fondazione Brescia Musei, insieme al Comune di Brescia, prosegue il percorso iniziato nel 2019 con la mostra Avremo anche giorni migliori. Zehra Doğan. Opere dalle carceri turche, nella quale l’artista curda, attraverso l’esposizione di una sessantina di opere inedite, ha intersecato e intrecciato la propria vicenda personale con i drammatici eventi politici della più stringente attualità, evidenziando la relazione tra opere contemporanee e diritti umani.
“Fondazione Brescia Musei ha intrapreso un paio di anni fa un percorso dedicato alla comprensione dell’arte contemporanea quale forma di espressione particolarmente forte e simbolica delle sofferenze vissute nei contesti in cui la libertà di parola, di espressione, di movimento è limitata o fortemente violata” – dichiara Francesca Bazoli, presidente della Fondazione Brescia Musei. – “Questo format, che ci permette ogni anno di esporre un artista che opera in quadranti geopolitici impegnativi, consente alla nostra istituzione di definire al meglio una voce autonoma e autentica nel panorama italiano dell’arte contemporanea. Sono dunque particolarmente felice che ci accingiamo a replicare l’esperienza estremamente positiva già avviata con Zehra Doğan nel 2019, con un altro artista nuovamente giovane, inedito in occidente e colmo di passione civile e coraggio”.
Vademecum
Dal 13 novembre 2021 al 13 febbraio 2022
Museo di Santa Giulia
Via dei Musei 81
Info: +39 030 2977833 – 834