FIRENZE – Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2022 è la mostra che Tornabuoni Arte propone nelle due sedi italiane di Firenze e di Milano, accompagnata da una omonima e accurata pubblicazione che restituisce lo spirito dell’attenta ricerca maturata nel tempo dalla galleria.
Come spiegato nel testo introduttivo del volume, scritto dalla storica dell’arte Sonia Zampini , dal titolo La linea evolutiva dell’arte, “l’antologia è intesa come una retrospettiva ad ampio raggio di osservazione sulle molteplicità delle dichiarazioni artistiche, dei movimenti, degli intenti che hanno determinato i passi fondanti della storia dell’arte”.
Venerdì 3 dicembre prende il via l’esposizione fiorentina (Lungarno Benvenuto Cellini 3) con un’ampia selezione di oltre cinquanta opere suddivise in aree tematiche.

Ad aprire il percorso espositivo è Plinio Nomellini con il Pastore con gregge e pecore (1900-1910), dipinto dall’atmosfera vibrante che testimonia l’attenzione del pittore verso la natura e la rappresentazione del sociale. Il periodo a cavallo tra le due guerre vede la presenza di Savinio con Apparition du Printemps del 1929 o di Massimo Campigli con un particolarissimo affresco riportato su tela, Venezia – Gita in barca, del 1941, una raffinata composizione che ricorda gli antichi affreschi di Pompei come anche la pittura del misterioso popolo etrusco, affascinato com’era dalla ricerca di una purezza primordiale, arcaica, ma anche dall’armonia e dal rispetto delle forme.
Giorgio de Chirico è presente con Piazza d’Italia, opera del 1951che introduce alla pittura metafisica.
Al piano terra troviamo una selezione di opere moderne e contemporanee. Lucio Fontana è stato un artista con cui la Tornabuoni Arte ha sempre avuto un rapporto speciale, e in questa antologia troviamo ben cinque suoi capolavori come, fra tutti, Concetto spaziale, Attese, 1965-66.

In rappresentanza dell’Arte Povera sono in mostra esempi come: Non resto non parto non parto non resto di Alighiero Boetti, del 1979, realizzata con la penna biro, secondo il principio espresso da Boetti stesso che “si può usare tutto per fare arte senza nessuna gerarchia”; e Senza titolo (2010-2011) di Jannis Kounellis, un lavoro a parete, composto da una lastra di derivazione industriale sulla quale è sospeso, in una rete metallica, un violino.
Da segnalare la presenza di altri protagonisti di questo periodo storico come Enrico Castellani, con Superficie del 1973, Arnaldo Pomodoro, Piero Dorazio, Alberto Biasi, Emilio Isgrò.
Chiude il percorso una sezione dedicata agli artisti internazionali. Di Wassily Kandinsky si può ammirare Communiqué, del 1936, realizzato durante il suo soggiorno a Neuilly-sur-Seine, vicino Parigi, quando il pittore tornò a dipingere acquerelli. Sempre su carta è lo splendido Femme dans la nuit di Joan Mirò (1966). Risalgono, invece, agli anni ’80, le opere del fondatore dell’Op art, Victor Vaserely, Dinn, 1984, Tizenne 2, 1986.
Da giovedì 16 dicembre, un’ulteriore selezione di circa trenta lavori ,pubblicati nel volume Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2022, saranno in mostra nella sede di Milano della Tornabuoni Arte. Entrambe le esposizioni saranno visitabili sino al 26 novembre 2022, salvo mostre temporanee.
Vademecum
Lungarno Benvenuto Cellini, 3 – 50125 Firenze
info@tornabuoniarte.it / www.tornabuoniart.com / +39 055 68 12 697
Tornabuoni Arte
Via Fatebenefratelli 34/36 – 20121Milano
milano@tornabuoniarte.it / www.tornabuoniart.com / + 39 02 65 54 841