CAMPOBASSO – Tanto estroso quanto a tratti geniale, Giovanni Boldini, pittore dal talento prodigioso, ha incarnato l’essenza stessa della Belle Époque. Ferrarese di nascita e parigino d’adozione, nel clima di pace e ottimismo che caratterizzò gli anni a cavallo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, divenne artefice di uno stile unico e inconfondibile, imponendosi tra i più contesi interpreti della ritrattistica dell’alta società, del “gran mondo” internazionale. Con la sua pennellata spavalda, sprezzante, Boldini riuscì ad interpretare magistralmente l’eleganza disinvolta di quel mondo.
A celebrare questo grande maestro, nel novantesimo anno dalla morte, è la mostra Giovanni Boldini. Il genio della linea, la magia del colore, a cura di Chiara Vorrasi, prodotta e organizzata dalla Fondazione Molise Cultura e MetaMorfosi Eventi con la collaborazione della Fondazione Ferrara Arte e delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, ospitata nella sede della Fondazione Molise Cultura a Campobasso, dal 27 novembre al 18 aprile 2022.
“La Belle Èpoque – afferma Antonella Presutti Presidente Fondazione Molise Cultura – viene a farci visita in una mostra che apre, qui a Campobasso, presso il Palazzo Gil, grazie a una feconda e proficua collaborazione con MetaMorfosi, e lo fa dopo che abbiamo attraversato l’Horrible Epoque che ci ha accompagnato in questo lungo periodo di pandemia”.
“La mostra di Boldini sulla Belle Époque – sottolinea Donato Toma Presidente Regione Molise – coglie le diverse sfaccettature di un artista caduto per alcuni anni nell’oblio, ma che bene incarna il fervore di un’età e l’entusiasmo di una fase di trasformazione profonda della società, trasformazione di cui possiamo parlare, benché in modi e con caratteristiche diverse, anche riguardo all’attuale momento storico”.
“Boldini – ricorda Marco Gulinelli Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara – ha saputo esprimere la bellezza della sua epoca con criteri personali, riproducendo l’ambiente sociale in cui è vissuto. Oggi parlano le sue opere; non soltanto i celebri ritratti, ma anche la varietà della sua produzione: paesaggi, nature morte, avventori dei “café” parigini, i passanti per le strade, le celebrità, che ci offrono uno spaccato fedele e vivace della vita dell’epoca”.
Il percorso espositivo
Attraverso sei sezioni tematiche e 51 opere, provenienti perlopiù dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara, il percorso espositivo incanta il visitatore offrendo una visione a 360 gradi del grande artista. Dipinti e disegni, pastelli e acquerelli, ma anche oggetti personali e strumenti di lavoro, restituiscono dunque il ritratto completo di una personalità sfaccettata, inscritta indissolubilmente nella stagione artistica da cui ha preso avvio la modernità.
L’esposizione si apre con Ritratti e Autoritratti, sezione che introduce alla personalità di Boldini, tra autoritratti che ne mettono in evidenza il forte temperamento e la consapevolezza del proprio talento, e i disegni dedicati al proprio atelier e all’abitazione, che compongono invece il ritratto di un universo più intimo e privato.
Nella sezione Parigi e dintorni viene indagata l’attrazione esercitata su Boldini, come su tanti altri artisti, dalla città che nella seconda metà dell’Ottocento era l’effervescente capitale dell’arte.
Lampi di vita nella notte parigina racconta come, all’inizio degli anni Ottanta, Boldini estese la propria indagine artistica anche all’universo scintillante della vita notturna parigina, tra teatri, caffè-concerto, caffè letterari, salotti musicali, balli e intrattenimenti all’aperto. Le opere nate da queste suggestioni devono molto al confronto con i circoli artistici d’avanguardia e all’influenza dell’amico Edgar Degas.
La quarte sezione, dal titolo L’universo dell’atelier, indaga invece il luogo simbolo della creazione artistica. Qui si trovano opere create da Boldini per proprio piacere e con grande libertà di sperimentazione.
Il nudo e il paesaggio attraverso il temperamento dell’artista, quinta sezione dell’esposizione, evidenzia il processo di alleggerimento e dissoluzione delle forme che accentua il fluttuare dinamico delle immagini, ma anche l’approccio audace e disinibito nei confronti del nudo.
Chiude il percorso L’eleganza del ritratto tra immediatezza e ufficialità, in cui viene approfondito il tema del ritratto a cui Boldini legò la sua fama e che riscrisse in senso moderno.
Giovanni Boldini Il nudino scattante c. 1910 olio su tavola, cm 34,5 x 26,5 Ferrara, Museo Giovanni Boldini, inv. 1380 © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Giovanni Boldini Lord Castlereagh c. 1899-1900 olio su tela, cm 92 x 73 Ferrara, Museo Giovanni Boldini, inv. 1394 © Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Vincenzo Gemito Ritratto di Boldini 1878-79 Bronzo, cm 46 x 39 x 27 Ferrara, Museo Giovanni Boldini, inv. 2701
© Ferrara, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Come evidenzia Pietro Folena, Presidente di Metamorfosi, Boldini è stato “un genio del gusto e dell’eleganza che ha portato la passione e il calore italiani nella grande rivoluzione del colore e del disegno dell’impressionismo francese”. “Boldini – spiega Folena – era prima di tutto uno straordinario disegnatore e, come si può notare in questa mostra di Campobasso, acquarellista. La sua tecnica e il suo estro – anche quando rappresenta i paesaggi – raccontano di un genio, riscoperto in Italia tardivamente, e celebrato ora in Francia e nel mondo come un Maestro grandissimo. Ciò che ci appare davvero modernissimo – in un certo senso senza tempo – è il suo gusto per la moda, l’annuncio di un secolo che farà dell’immagine femminile il cuore della pubblicità e della comunicazione, e della soggettività delle donne la più grande rivoluzione della contemporaneità. Boldini racconta l’amore sconfinato verso il genere femminile e nei riguardi dei canoni di eleganza e di stile dai quali, anche perché fissati sulla tela, dopo di lui non si può più tornare indietro”.
Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Sagep Edizioni con un saggio di Vittorio Sgarbi.
Vademecum
Dal 27 novembre 2021 al 18 aprile 2021
Fondazione Molise Cultura
Campobasso
Orari:
Da martedì a domenica 10.00-13:00 17:00-20:00 lunedì chiuso
Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania e Pasqua: 17:00-20:00
Venerdì Santo: 10:00-13:00 | Lunedì di Pasqua 10:00-20:00
Biglietti:
intero: 10 euro
ridotto under 26: 7 euro
gruppi scuola compreso audioguida: 5 euro
audio guida: 2 euro
Ingresso con Green Pass
Info: +39 0874 437507
prenotazioni@fondazionecultura.eu
www.fondazionecultura.eu