ANCONA – Inaugura sabato 18 dicembre, presso l’Auditorium “O. Tamburi” della Mole Vanvitelliana, una nuova sezione del Museo Tattile Statale Omero dedicata al Design.
Lo spazio, che ospiterà la “collezione Design”, sarà un luogo multisensoriale dove scoprire, in maniera libera e interattiva, la bellezza degli oggetti e il pensiero che li ha prodotti.
Mezzadro 1957 di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta Sella 1957 di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Zanotta
Dalla Moka Bialetti alla Vespa Piaggio
Sono trentadue gli oggetti che chiedono di essere toccati, ascoltati, manipolati, in un percorso che li organizza per temi: viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare. Si tratta di oggetti Design che dagli anni ‘60 hanno vinto il Compasso d’oro o sono stati selezionati per il premio, diventando icone di culto: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega, dalla sedia Ghost della Kartell alla macchina da scrivere Valentine della Olivetti, dai 16 animali di Danese alla Vespa Piaggio.
“Le cose ci parlano attraverso i loro linguaggi – spiega il curatore dell’allestimento Fabio Fornasariche non sono necessariamente visivi e che agiscono anche sulle nostre emozioni. Come per l’arte anche il design è una ricerca continua che opera nella forma, nel contenuto e nella materia. Con questa collezione il museo Omero allunga la mano su una selezione di trentadue oggetti, trentadue variazioni di design“.
L’idea dunque sottesa a questa collezione è ribadire la centralità della tattilità, della sensorialità e delle sinestesie per rileggere il nostro modo di abitare e per apprezzare la qualità degli oggetti esposti, offrendone soprattutto un’analisi di natura esplorativa e concettuale in relazione con le aziende produttrici, i collezionisti, con i designer.
L’allestimento
Moka, 1956, di Renato Bialetti per Bialetti Grillo, 1967, di Richard Sapper e Marco Zanuso per Siemens
L’allestimento, che sfrutta un lungo bancone per gli oggetti più piccoli e isole espositive per quelli di maggiori dimensioni, nasce con l’intento di mostrarne il viaggio dai negozi alle nostre case: la scatola, la confezione diviene così un elemento scenografico e narrativo. A completare il racconto degli oggetti e dei loro creatori anche le studiate sonorità del sound designer Paolo Ferrario e le parole di Chiara Alessi, docente di Design al Politecnico di Milano.
Un innovativo sistema di audioguida, dotato di segnalazioni vibratili e informazioni acustiche, sarà a disposizione delle persone con disabilità visiva. Il sistema ideato dalla CPU I-Teach, permetterà alle persone non vedenti di vivere in autonomia la collezione.
Come ricorda Aldo Grassini, direttore del Museo Omero, questa sezione nasce proprio da una donazione dell’Associazione per il Museo Tattile Statale Omero ODV-ONLUS ed è dedicata all’ex-direttore del Museo Roberto Farroni, che fortemente l’ha promossa.
Opera Anna G Mendini Opera Falkland Munari
La collezione Design sarà, dunque, una casa dove sperimentare con gioia gli oggetti. Ad accogliere il visitatore una grande opera scultorea in terracotta di Paolo Annibali dal titolo Frontone, ad evocare il legame del Design italiano con la classicità.
Lungo il percorso sarà presente lo spazio “Fuori tutti”, un luogo del silenzio e dello studio, dove verranno collocate le miniature degli oggetti esposti, miniature da manipolare e su cui meditare in solitaria, una stanza piacevole per tutti e particolarmente funzionale per le persone con neurodiversità.