NEW YORK – Andrà all’asta il 27 gennaio 2022, da Sotheby’s a New York, uno degli ultimi grandi capolavori rimasti in mani private di Sandro Botticelli.
Si tratta di un ritratto di Cristo risorto, dal titolo “Cristo l’Uomo dei dolori” (The Man of Sorrows), una magistrale opera eseguita dal Maestro tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.

Il dipinto arriva all’incanto dopo che nel gennaio 2021 è stato battuto, sempre da Sotheby’s, alla cifra record di 92,2 milioni di dollari, un altro capolavoro di Botticelli, dal titolo “Giovane che tiene in mano un tondello”. Il quadro è divenuto il dipinto degli “antichi maestri” più caro mai venduto in un’asta.
Il Cristo risorto sarà offerto con una stima superiore ai 40 milioni di dollari alla “Masters Week”. Nel frattempo è stato esposto a Hong Kong, Los Angeles, Londra e Dubai prima di tornare a New York.
La storia del dipinto
“L’Uomo dei dolori” è stato registrato per la prima volta nella collezione di Adelaide Kemble Sartoris (1814-1879), una famosa cantante d’opera inglese, che insieme a suo marito, erano due influenti personalità nell’Inghilterra vittoriana e a Roma.
Il dipinto passò successivamente alla pronipote di Adelaide, Lady Cunynghame, che lo vendette all’asta nel 1963 per 10.000 sterline (circa 28.000 dollari). Da allora è rimasto nella stessa collezione privata, praticamente inedito fino alla recente inclusione nella grande mostra monografica dedicata al maestro fiorentino allo Städel Museum di Francoforte nel 2009-2010.
Questo capolavoro è un esempio significativo della tarda carriera di Botticelli. E’, infatti, una rappresentazione illustrativa dei cambiamenti nello stile e nei soggetti dell’artista. In contrasto con le sue poetiche scene mitologiche come la “Nascita di Venere” e “La Primavera” del decennio precedente, la produzione di Botticelli dall’ultimo decennio del Quattrocento in poi è più sobria, austera e di natura spirituale.
Le caratteristiche più distintive del dipinto sono la presentazione rigorosamente frontale di Cristo e l’aureola di angeli che reggono gli strumenti della Passione dipinti en grisaille, una tecnica pittorica con cui un’immagine viene eseguita interamente in tonalità di grigio e di solito severamente modellata per creare l’illusione della scultura. Gli angeli orbitano intorno alla testa di Cristo su un solenne sfondo nero.
Sandro Botticelli, The Man of Sorrows, dettaglio. Courtesy Sotheby’s Sandro Botticelli, The Man of Sorrows, dettaglio. Courtesy Sotheby’s
L’opera presenta la testa e il torso di Cristo dopo la sua deposizione dalla croce; le sue mani ferite sono incrociate sul petto e lo spettatore è invitato a contemplare il suo sacrificio. Botticelli intende rendere la doppia natura dell’umanità e della divinità di Cristo conferendo all’immagine una notevole profondità psicologica.
In alto, a coronare il disegno, c’è la croce, che è posizionata in modo prominente sopra la testa di Cristo come simbolo del suo sacrificio ma anche come emblema della religione cristiana. Un trio di angeli collegati da eleganti linee serpentine di tessuto simile a un nastro è disposto intorno alla croce. In particolare, l’angelo sulla destra solleva un’estremità del sudario, o velo, usato da Santa Veronica per asciugare il sudore dalla fronte di Cristo mentre porta la sua croce al Calvario.
Si tratta indubbiamente di un’opera del tardo periodo dell’artista rinascimentale, quando Botticelli fu notevolmente influenzato dalle prediche del frate domenicano, Girolamo Savonarola, e adottò conseguentemente uno stile caratterizzato dal simbolismo cristiano e da una spiritualità visionaria.