LONDRA – Il prossimo 2 marzo sarà messo all’asta, da Sotheby’s a Londra, uno dei capolavori più iconici dell’arte surrealista, “L’empire des lumières” del pittore belga René Magritte (1898-1967). L’opera viene offerta con una stima superiore ai 60 milioni di dollari.
Realizzato nel 1961 per la baronessa Anne-Marie Gillion Crowet, figlia del mecenate e collezionista Pierre Crowet e successivamente musa di Magritte, il dipinto è da allora rimasto nella collezione di famiglia.
Esposto in tutto il mondo a Bruxelles, Roma, Parigi, Vienna, Milano, Seoul, Edimburgo e San Francisco, “L’empire des lumières” è stato dato in prestito al Musée Magritte di Bruxelles, dal 2009 al 2020, circondato dalla più bella collezione di dipinti dell’artista.
Prima di essere proposto in asta, il dipinto verrà esposto nelle gallerie di Sotheby’s a Los Angeles, Hong Kong, New York e Londra.
Anne-Marie Gillion Crowet musa di Magritte
Anne-Marie incarnava l’ideale estetico di Magritte, che ne fece appunto la sua musa. Il primo incontro tra l’artista e la donna avvenne quando lei aveva appena16 anni e fu chiesto a Magritte di farle un ritratto. Negli anni successivi, il viso di Anne-Marie continuò ad apparire in molti dei suoi quadri più importanti. I due formarono uno stretto sodalizio e la donna divenne parte integrante del mondo interiore di Magritte. Anne-Marie giocava a scacchi con l’artista nel suo bistrot preferito e passava le serate con la famiglia a guardare film di Charlie Chaplin e Buster Keaton.
La realizzazione de “L’empire des lumières”
Magritte iniziò a lavorare per la prima volta su una versione di questo soggetto nel 1948, tornando sull’idea numerose volte nel decennio successivo, arricchendo di volta in volta accuratamente ogni nuova composizione. Il gruppo di diciassette oli intitolato “L’empire des lumières” costituisce l’unico vero tentativo dell’artista di realizzare una “serie” all’interno della sua opera. I dipinti si sono evoluti nel tempo, proprio come le notti stellate di Vincent van Gogh e le ninfee di Claude Monet.
La serie ebbe un successo immediato sia tra il pubblico che tra i collezionisti. La prima versione venne acquistata da Nelson Rockefeller, mentre altri esemplari sono conservati nella Collezione Peggy Guggenheim, Venezia, il Museum of Modern Art di New York, The Menil Collection, Houston e il Royal Museums of Fine Arts of Belgium, Bruxelles.
Quello che andrà all’asta è uno degli esemplari più grandi. Il soggetto potrebbe essere stato ispirato dalla poesia “L’Aigrette” di André Breton il cui primo verso recita: “Si seulement il faisait du soleil cette nuit” (“Se solo il sole uscisse stasera”).