BRESCIA – Dame eleganti, madri affettuose, eroine mitologiche, seducenti modelle e instancabili popolane sono le protagoniste della mostra che, a partire dal 22 gennaio, viene ospitata fino al 12 giugno 2022 nelle sale di Palazzo Martinengo a Brescia. La mostra riprende dopo lo stop imposto dalla diffusione della pandemia.
“Dopo un primo rinvio – spiega Roberta Bellino, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo – abbiamo deciso di comune accordo con la Fondazione Provincia di Brescia Eventi e la Provincia di Brescia di chiudere la rassegna, con la promessa di ritrovarci quando la situazione si sarebbe prospettata più tranquilla da un punto di vista sanitario. Eccoci quindi a riproporre un’iniziativa che, in poco più di un mese di apertura, stava riscuotendo un ottimo riscontro di pubblico, con oltre 22.000 visitatori”.
“Tutte le persone – prosegue Roberta Bellino – che avevano acquistato il biglietto d’ingresso in prevendita, potranno utilizzare il tagliando, semplicemente presentandolo alla biglietteria di Palazzo Martinengo”.
L’importanza dell’universo femminile nell’arte
Curata da Davide Dotti, l’esposizione documenta l’importanza dell’universo femminile nella storia dell’arte italiana, dagli albori del Rinascimento al Barocco, fino alla Belle Époque.
Il percorso espositivo, che presenta oltre 90 opere, è suddiviso in otto sezioni tematiche: Sante ed eroine bibliche; Mitologia in rosa; Ritratti di donne; Natura morta al femminile; Maternità; Lavoro; Vita quotidiana; Nudo e sensualità. 90 i capolavori esposti di artisti quali Tiziano, Guercino, Pitocchetto, Appiani, Hayez, De Nittis, Zandomeneghi e Boldini che, con le loro opere, hanno saputo rappresentare la personalità, la raffinatezza, il carattere, la sensualità e le più sottili sfumature dell’emisfero femminile, con un occhio attento anche alla moda, acconciature e agli accessori tipici di ogni epoca e contesto geografico.

Un tema affascinante e coinvolgente quello scelto da Dotti che spiega: “è così affascinante e coinvolgente che gli artisti, soprattutto tra XVI e XIX secolo, lo hanno indagato da ogni prospettiva iconografica, eternando le “divine creature” in capolavori che tutt’oggi seducono fatalmente il nostro sguardo. Per il visitatore è l’occasione di compiere un emozionante viaggio ricco di sorprese, impreziosito da dipinti inediti scoperti di recente in prestigiose collezioni private, opere mai esposte prima d’ora, e incontri ravvicinati con celebri donne del passato, tra cui la bresciana Francesca (Fanny) Lechi, ritratta nel 1803 dal grande Andrea Appiani in una straordinaria tela che dopo oltre venticinque anni dall’ultima apparizione torna visibile al pubblico”.”.
Spicca tra i capolavori presentati la Maddalena penitente, un olio su tela di Tiziano, firmato per esteso, proveniente da una collezione privata tedesca, esposto per la prima volta in Italia.

Peter Humfrey, una delle massime autorità a livello internazionale di Tiziano e autore del catalogo ragionato delle opere del maestro cadorino, a proposito dell’opera scrive: “si tratta di una variante di alta qualità di una delle composizioni più avidamente ricercate di Tiziano. Le altre redazioni autografe sono state dipinte non solo per i suoi più importanti committenti – come il re Filippo II di Spagna – ma anche per altri illustri personaggi del suo tempo, quali Antoine Perrenot de Granvelle – consigliere dell’imperatore Carlo V d’Asburgo nonché viceré del regno di Napoli – e il potente cardinale Alessandro Farnese. Le vigorose pennellate frante e il denso impasto cromatico, suggeriscono una datazione al 1558-1563 circa, in prossimità della realizzazione della versione della Maddalena penitente dipinta per Filippo II nel 1561”.
La Fondazione Marcegaglia Onlus, la cui missione è sostenere le donne, motore della crescita e dello sviluppo dell’intera comunità, attraverso progetti di solidarietà e cooperazione, offrirà alle scuole 350 percorsi tematici di visita alla mostra, con l’obiettivo di avvicinare sempre più i giovani al fantastico mondo dell’arte e, al contempo, sensibilizzarli rispetto a tematiche di grandissima importanza sociale legate all’emisfero femminile.
L’Associazione Amici di Palazzo Martinengo devolverà l’1% del ricavato della biglietteria a Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro con l’obiettivo di sostenere la migliore ricerca per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori femminili.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.
Vademecum
DONNE NELL’ARTE. Da Tiziano a Boldini
Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30)
22 gennaio – 12 giugno 2022
Orari:
mercoledì, giovedì e venerdì, dalle 9:00 alle 17:30
sabato, domenica e festivi, dalle 10:00 alle 20:00
lunedì e martedì chiuso
La biglietteria chiude un’ora prima
Aperture straordinarie:
Domenica 17 aprile (Pasqua), lunedì 18 aprile (Pasquetta), 1° maggio, 2 giugno
Biglietti (audioguida compresa):
intero, €12,00
ridotto, €10,00 (gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, possessori del ticket di ingresso del Museo di Santa Giulia, studenti universitari con tesserino, soci Touring Club con tessera, soci FAI con tessera, insegnanti, possessori di carta di credito e bancomat Banco BPM)
ridotto scuole, €6,00
gratuito, minori di 6 anni, disabili con un accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche, due insegnanti per scolaresca, un accompagnatore per gruppo di adulti
Informazioni: tel. 320.0130694; mostre@amicimartinengo.it
www.donnenellarte.it