MILANO – Per il 2022 Electa presenta una serie di appuntamenti espositivi, dedicati a grandi nomi di artisti e mecenati che hanno contribuito a scrivere la storia dell’arte.
I Farnese al Complesso Monumentale della Pilotta a Parma
Si parte con una mostra dedicata ai Farnese, ospitata a Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, dal 18 marzo al 31 luglio 2022.

Alessandro futuro Papa Paolo III, 1509-1511
olio su tavola, cm 139 x 91
Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte
L’esposizione, dal titolo “I Farnese. Architettura, Arte, Potere”, a cura di Simone Verde, è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Archivio di Stato di Parma, Ordine degli Architetti e PPC di Parma, Fondazione Cariparma.
Obiettivo dell’esposizione è quello d’indagare la straordinaria affermazione della casata nella compagine politica e culturale europea dal Cinque al Settecento attraverso l’utilizzo delle arti come strumento di legittimazione.
La mostra coinvolgerà gli ambienti più spettacolari del Complesso Monumentale e s’inserirà nel più ampio progetto di rilancio dell’Istituto, che nel 2022 inaugurerà la totalità dei suoi spazi restaurati e riallestiti. La rassegna presenterà oltre 300 opere da collezioni italiane ed europee, un corpus eterogeneo e mai riunito prima che confluirà nella mostra più importante realizzata sui temi della committenza e del collezionismo farnesiano, in perfetta aderenza tra le opere raccolte in Pilotta e l’architettura pensata per contenerle.
Presenta inoltre una doppia novità, quella di trattare i temi del collezionismo rinascimentale con gli strumenti della storia globale, e di includere nel mecenatismo della famiglia le grandi fabbriche architettoniche, per questo ultimo aspetto grazie alla collaborazione con l’Università di Parma e i suoi specialisti guidati da Bruno Adorni.
Plastici, disegni progettuali e documenti verranno così riuniti per la prima volta nel palazzo farnesiano della Pilotta assieme a beni provenienti da terre lontane, in gran parte raccolti dal Gabinetto delle cose rare, due globi Coronelli e, per la prima volta in Italia, la Messa di San Gregorio eseguita in Messico dagli indios per ringraziare Paolo III della bolla Sublimis Deus, che riconobbe l’umanità dei nativi americani e ne condannò lo sfruttamento.
Max Ernst a Palazzo Reale di Milano
Dal 4 ottobre 2022 al 26 febbraio 2023, è in programma a Palazzo Reale di Milano la prima retrospettiva in Italia su Max Ernst (1891-1976), pittore, scultore, incisore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese. La mostra, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale con Electa, in collaborazione con Madeinart è curata da Martina Mazzotta e Jürgen Pech.
Più di 200 le opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, libri, gioielli provenienti da musei, fondazioni e collezioni private. Tra questi: Tate-Londra, Peggy Guggenheim Collection-Venezia, Musei Vaticani-Roma, Fondazione Beyeler-Basilea, Max Ernst Museum-Brühl, Centre Pompidou-Parigi, Thyssen-Bornemisza-Madrid.
L’immensa vastità di temi e sperimentazioni dell’opera di Ernst si spalma su settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti, sfuggendo costantemente a una qualsivoglia definizione tangibile.
Pictor doctus, profondo conoscitore e visionario interprete della storia dell’arte, della filosofia e della scienza, Max Ernst viene presentato in questo contesto quale umanista in senso neo-rinascimentale.
Rubens a Palazzo Ducale di Genova

circa
Buscot Park HD ©The Faringdon Collection Trust, Buscot Park,
Oxfordshire
“Rubens e i palazzi di Genova”, in programma dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, a Palazzo Ducale di Genova, nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622). La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché nuovo chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L’Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.
Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina. In mostra sono presentate oltre 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti circa venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, che si sommano a quelli presenti in città.
A partire da questo nucleo rubensiano, il racconto di quello che fu il contesto culturale e artistico della città nell’epoca del suo maggiore splendore viene completato attraverso i dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò durante il suo viaggio in Italia.