PRATO – Arte, bellezza e sostenibilità ambientale, sono le tre parole chiave che sottendono alla mostra itinerante “Second life: tutto torna” visitabile fino al prossimo 27 febbraio, con le opere vincitrici del concorso omonimo lanciato da Alia.
L’esposizione è stata presentata presso la sede di Officina Giovani, alla presenza del Sindaco, Matteo Biffoni, dell’assessore alla Cultura, Simone Mangani, del Direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Stefano Collicelli Cagol, del Direttore generale della Evolve Marie Tecnimont Foundation, Ilaria Catastini, del Presidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Nicola Ciolini, e del Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri.

«Alia vuole cambiare il paradigma nella gestione dei rifiuti; il nostro ruolo, incentrato su raccolta e smaltimento di quanto prodotto quotidianamente da ciascuno, deve cambiare radicalmente, vogliamo essere costruttori di buone pratiche di sostenibilità – ha commentato il Presidente, Nicola Ciolini -. In una fase storica in cui la transizione ecologica è sempre più al centro del dibattito, abbiamo l’ambizione di guidare i processi ed i percorsi verso la sostenibilità; per far questo dobbiamo raggiungere e sensibilizzare le comunità, anche attraverso linguaggi e modi diversi, come la fotografia, la musica, e l’arte..– ha concluso – con l’obiettivo di fare dei nostri territori, la nostra regione un esempio come soggetto proponente della transizione ecologica».
“Un’indagine sulla condizione umana ai tempi del disastro ambientale”: questo il risultato del concorso rivolto a giovani artiste e artisti, sotto i 29 anni, che ha visto la partecipazione di circa cento concorrenti, che si sono misurati sul tema del riuso, del riciclo e della sostenibilità,tra i più dibattuti del nostro tempo, utilizzando qualsiasi strumento espressivo, dalla pittura al video, dalla scultura all’installazione, al ricamo, impegnando elementi tra i più disparati quali, ad esempio, tessuti, vetro, cemento, sapone di marsiglia, piante. I partecipanti, provenienti da tutte le parti d’Italia, per la stragrande maggioranza sono esordienti, studenti o appena diplomati delle Accademie e delle scuole d’arte, con un’età media compresa tra i 24 e i 26 anni.
«Fino a pochi anni fa riciclo, riuso e sostenibilità – trattati ormai da vent’anni – sarebbero stati affrontati in maniera per così dire “meccanica”, cioè evidenziando cosa non funzionava o mostrando un diverso uso dei materiali – ha commentato il curatore della mostra, Marco Meneguzzo -. I giovani artisti presenti in mostra dimostrano invece, con le loro opere, di avere fatto un passo avanti, ed esser passati a osservare il proprio stato d’animo di fronte a un’apocalisse quotidianamente annunciata».

Ed ecco quindi la denuncia del fast fashion di Mariarita Ferronetti, giovanissima, classe 2000, con l’opera no one should die for fashion, realizzata con la pratica del ricamo, ma anche il progetto video di Miriana di Martino, Sub Respiro (2020), dove l’attenzione è focalizzata sull’impatto degli imballaggi nell’ambiente, e l’installazione di Alice Bertolasi, Tensioni attive, realizzata attraverso reazioni chimiche, per evidenziare il degrado della vita.

Una prima giuria di tecnici ha selezionato i trenta finalisti e un’altra giuria, composta da affermati critici, storici e direttori delle principali istituzioni toscane ha identificato le tre vincitrici sopra citate e le tre menzioni speciali: G. RIOT (un gruppo di giovani artiste: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone) con il progetto Global Warming, realizzato usando tecniche pittoriche 3D e incisioni su calce minerale con stilo metallico in acciaio-titanio, pitture ad olio e spray su compensato a fondo calce; Noemi Ferrari, che ha presentato l’opera Abbandonatamente, realizzata con stampa a secco su carta cotone Hahnemühle e pastelli e Ilaria Feoli con la coppia di immagini fotografiche Avrei voluto saper cucir, tu sai farlo?
Oltre alle tre vincitrici, gli altri artisti selezionati ed esposti in mostra sono: Alessandro Armetta, Susanna Bagdzinska Mierzejewska, Dalila Boualoua, Laura Cescon, Gaia D’inzeo, Andrea Di Giovenale, Ilaria Feoli, Noemi Ferrari, Lisa Fornaroli, G. Riot (Gruppo: Rellini, Fontani, Socci, Pedrone), Andrea Gianfanti, Greta Gibilisco, Ambra Grassi (Ember), Giulio Locatelli, Natalia March, Linda Mauri, Matteo Moni, Elisa Pietracito, Roksolana Rogovska, Giacomo Sala, Sara Santarelli, Matilda Stefanini, Lorenzo Temussi, Alice Terragni, Domenico Vandai , Matilda Vit, Zhang Yu.
In primavera, dal 2 al 29 aprile 2022, infine, sarà a Pistoia, nel chiostro del Palazzo Comunale. Successivamente la mostra sarà allestita in altri comuni serviti da Alia, per concludere il tour – a fine settembre 2022 – a Firenze, nel cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio. Le opere finaliste sono raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora, nella vetrina online e in tutti gli altri canali di promozione e comunicazione di Alia.
Vademecum
SECOND LIFE: Tutto torna
9-27 Febbraio 2022
Prato – OFFICINA GIOVANI
Piazza dei Macelli, 4 – 59100
info staff@officinagiovani.it www.portalegiovani.prato.it tel.0574-1836753
Ingresso gratuito
Orari: dal lunedì alla domenica 15:00 – 19:00.
Modalità di accesso: non è richiesta la prenotazione (per il momento) ma è necessario il green pass. Il personale presente accompagna i visitatori lungo il percorso della mostra.