TORINO – Prende il via il 25 febbraio il nuovo programma delle ex Officine Grandi Riparazioni di Torino, che consolidano la ricerca lungo due binari: rafforzare il legame con istituzioni eccellenza del territorio e aprirsi alla sperimentazione con artisti e realtà di spicco del panorama nazionale e internazionale, affini per intenzione e visione.
Il programma espositivo del 2022 rispecchia in modo deciso la missione di OGR e il più ampio impegno di Fondazione CRT nell’investire su progettualità inedite – dichiara Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT. A partire dall’attenzione verso il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, la ricerca artistica contribuisce alla creazione di valore sociale. Progetti in sintonia con i punti dell’Agenda 2030 e il ricco palinsesto di attività ‘for all’ dedicato alle mostre danno un senso concreto e profondo all’obiettivo di includere e avvicinare un pubblico sempre più ampio al multiforme mondo dell’arte e ai temi cardine della contemporaneità.
Dopo l’ultima mostra, dedicata al lavoro nel contesto post industriale e digitale, in cui abbiamo esplorato il nuovo delicato equilibrio tra lavoro e tempo libero, vogliamo contribuire alla riflessione su un nuovo paradigma – dichiara Fulvio Gianaria, Presidente di OGR Torino. Rallentare per osservare, riflettere e riappropriarsi del proprio ritmo, ribilanciando il rapporto tra uomo e natura. A partire dal lavoro delle due artiste, Hassabi e Canell, che pur con pratiche estremamente diverse trovano punti d’incontro nell’esplorazione della relazione del corpo con l’ambiente costruito, con l’arte OGR è ancora una volta amplificatore del delicato gioco di riflessione sul mutamento personale e sociale.

Le mostre
La stagione espositiva prende il via con le due grandi personali di Maria Hassabi e di Nina Canell, che aprono in contemporanea dal 25 febbraio al 27 marzo 2022.
Maria Hassabi con HERE porta all’interno di OGR sei danzatori immersi in una installazione che ricopre d’oro il Binario 1, restituendo uno spazio e un tempo sospesi e un invito a vivere il momento presente.
Nel Binario 2 l’installazione HARDSCAPES di Nina Canell muta e si evolve con la presenza fisica del pubblico, sottolineando come l’essere umano possa influire e lasciare il segno nell’ambiente in cui si muove.

Dal 20 aprile al 27 novembre 2022 OGR torna a Venezia, negli spazi del Complesso dell’Ospedaletto, in occasione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, presentando per la prima volta in laguna il trio di artisti iraniani Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian con ALLUVIUM, progetto site-responsive a cura di Samuele Piazza, realizzato e prodotto da OGR con il sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT e allestito negli spazi dell’Atrio Moderno di Ospedaletto Contemporaneo. Dopo il Premio OGR ad Artissima 2017 sostenuto da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, e la mostra Forgive me distant wars for bringing flowers home del 2018, la presenza veneziana segna una nuova collaborazione tra il collettivo di Dubai e l’istituzione torinese.

La collaborazione con il Castello di Rivoli, Museo d’arte contemporanea, inaugurata con la commissione dell’opera di William Kentridge Procession of Reparationists e la mostra Cuore di Tenebra del 2018, continua negli spazi di OGR con la nuova mostra Naturecultures. Arte e Natura dell’Arte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione CRT per l’Arte al Castello di Rivoli. A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, dal 28 aprile al 22 settembre 2022 il progetto espositivo accoglierà nei Binari 1 e 2 alcune opere della collezione di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al museo torinese. Nata a partire da un nucleo di acquisizioni legate all’Arte Povera, la collezione CRT in custodia al Castello di Rivoli si è espansa negli anni seguendo alcuni importanti filoni di ricerca che vedevano nelle premesse del movimento nato a Torino negli anni Sessanta un momento generativo per una serie di pratiche e questioni al centro del dibattito artistico contemporaneo. OGR Torino offre i suoi spazi alla presentazione di lavori storici e contemporanei all’interno di una architettura completamente diversa da quella che le ospita solitamente, proponendo nuove chiavi di lettura e inedite possibilità espositive per le opere.