TORINO – Apre ai Musei Reali di Torino la Galleria Archeologica, una nuova sezione dedicata al nucleo più antico delle collezioni d’arte e archeologia del Museo di Antichità.
Situata al piano terreno della Manica Nuova di Palazzo Reale, ospita un corpus di opere alcune delle mai esposte prima, pervenute in più di quattrocento anni di storia, grazie al collezionismo di Casa Savoia e alle scoperte di studiosi, esploratori e imprenditori. Si tratta di reperti provenienti dalla Mesopotamia, statue greche e romane, vasellame greco, elementi funerari etruschi e fenici.
Lo spazio si offre al pubblico dal 19 febbraio in un suggestivo e inedito allestimento, progettato dallo studio GTRF – Tortelli Frassoni Architetti Associati.
L’iniziativa è in linea con il Piano Strategico dei Musei Reali, che punta a riordinare i percorsi di visita, migliorando i collegamenti fra le diverse unità museali.
“Con la nascita dei Musei Reali nel 2016, la prima Reggia d’Italia ha aperto le sue porte a una eredità culturale che spazia dalla Preistoria alla modernità, con testimonianze che da Torino si affacciano sulla storia di tante altre civiltà dell’Europa e del mondo – spiega Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali -. Questo nuovo allestimento riporta alla luce opere di inestimabile bellezza e valore storico. Oggi queste raccolte sono uno straordinario strumento di dialogo e di confronto tra le culture passate e presenti, un’eredità lasciata nelle nostre mani per costruire un migliore futuro per le nuove generazioni. Il nuovo allestimento rappresenta solo l’inizio di un importante ripensamento di un percorso che vuole essere sempre più omogeneo e capace di raccontare, in un’unica narrazione, tutte le diverse anime dei Musei Reali.”
Cinque sezioni per un affascinante viaggio nel tempo e nello spazio
Il percorso espositivo è suddiviso in cinque sezioni e si articola lungo dieci sale.
La prima sezione è dedicata al nucleo primigenio delle collezioni sabaude. Nel corridoio centrale, lungo le pareti si allineano statue greche e romane, rilievi scolpiti e busti marmorei. Nella suggestiva Rotonda degli Imperatori sono esposti i busti dei principali personaggi della storia romana circondano il visitatore. Ai reperti assiri, giunti al Museo nel 1847, è dedicata l’area Vicino Oriente Antico, a cui si unisce una raccolta – la più ricca in Italia – di testi cuneiformi e sigilli a cilindro. All’interno della quinta sezione sulle antichità dall’isola di Cipro, è presente la maggiore collezione del Museo. Le ceramiche elleniche e italiote (circa 400 pezzi) acquistate tra il 1827 e il 1828 da Carlo Felice sono invece protagoniste della sezione Civiltà Greca ed Etrusca. A queste si aggiunge una seconda collezione di reperti etruschi che comprende vasellame in ceramica, bucchero, bronzi, urne cinerarie, sarcofagi e vasellame di produzione meridionale.
Presenti alcuni oggetti particolarmente iconici, come il ritratto scultoreo di Cesare, ritenuto dagli esperti uno dei più rassomiglianti al condottiero; il rilievo assiro del re Sargon II, una delle più raffinate rappresentazioni del sovrano neo assiro risalente al 717-707 a.C.; il grande sarcofago etrusco datato al 280-270 a.C. della Matausna. E poi ancora il mosaico del cantore Orfeo che ammansisce le belve, ritrovato a Cagliari e giunto al Museo di Antichità già nel Settecento; il misterioso busto di Iside “cabalistica”, scolpito nella seconda metà del XVI secolo; un’eccezionale iscrizione in bronzo trilingue (punico, greco, latino) proveniente dalla Sardegna romana.
Un percorso concepito secondo il principio del design for all
Il percorso è stato concepito per essere accessibile a tutti i pubblici grazie all’inserimento di speciali didascalie commentate, contenuti tattili e audiodescrizioni, richiamabili da smartphone attraverso QRcode integrati sulle pareti.
E’ stata inoltre allestita la Galleria Junior, per stimolare la curiosità dei bambini attraverso giochi e indovinelli per far conoscere meglio il passato, mettendolo a confronto con il presente.

Nella Galleria Live, invece, i visitatori troveranno degli approfondimenti extra con i protagonisti del mondo della cultura, dello sport, dell’imprenditoria e dell’arte che hanno risposto alla domanda “Quale significato hanno per te questi oggetti esposti? In che modo riflettono le tue passioni?”.
“Questo nuovo allestimento – evidenzianoFilippo Masino, curatore architetto, responsabile del progetto ed Elisa Panero,curatore archeologo,che ha firmato il progetto scientifico – offre al pubblico un’inedita e aggiornata lettura delle Collezioni Archeologiche del Mediterraneo, attraverso una presentazione espositiva nuova e suggestiva di circa un migliaio di opere antiche, molte delle quali escono per la prima volta dai depositi del Museo di Antichità per offrirsi, dopo accurati restauri, allo sguardo del visitatore.
La Galleria di antichità si presenta oggi come un affascinante viaggio tra antiche civiltà, intorno alle radici comuni delle nostre identità culturali”.