Dal 2018 l’Azienda Speciale Palaexpo, con i suoi luoghi di produzione – Palazzo delle Esposizioni, MACRO e Mattatoio, senza dimenticare il RIF, Museo delle Periferie, rappresenta il polo del contemporaneo della capitale. Fin dalla sua creazine ha inteso fare del “visitatore” un partecipante attivo e critico, cercando quindi di metterlo nelle condizioni non solo di godere della bellezza, ma anche di sviluppare contemporaneamente la capacità critica.
I principi che ispirano la produzione del Palaexpo – Polo del Contemporaneo sono quindi: l’incontro fra ricerca artistica e scientifica, per superare le barriere disciplinari e dare vita a inedite forme di sperimentazione e di conoscenza; la produzione e la ricerca in territori intermedi fra le diverse forme d’arte, in particolare quelle performative (arti visive, teatro, danza, musica); la proposta di nuovi modelli espositivi, per una convergenza fra attività espositiva e sperimentazione pedagogica; la gratuità; l’accessibilità e il coinvolgimento dei diversi pubblici; la creazione di una rete di collaborazioni e co-produzioni con altre istituzioni artistiche e scientifiche, centri di ricerca, accademie straniere, festival ecc.

Marinella Pirelli Film ambiente, 1968-1969/2004 installazione 35 mm trasferito su digitale, colore, sonoro, struttura modulare in metallo, pannelli serigrafati in policarbonato, cm 375 x 375 Archivio Marinella Pirelli, Varese. Courtesy Richard Saltoun Gallery (Veduta dell’installazione nella mostra “Luce e movimento”, Museo del Novecento, Milano 2019, foto Lorenzo Palmieri, courtesy Archivio Marinella Pirelli, Varese) Opera in mostra al Palazzo delle Esposizioni
Cos’è “contemporaneo”
Per l’Azienda Speciale Palaexpo contemporaneo è ciò che accade nel presente (produzione di cultura, ricerca e sperimentazione in atto), ciò che accade nello stesso tempo e nello stesso senso (organicità della proposta, co-produzioni e creazioni di reti di informazioni) e ciò che propone nuovi modelli di concezione della cultura e della sua diffusione pubblica.
Una rete che collabora con tutta la città
Il 24 febbraio è stato presentato il programma del Polo per il 2022, alla presenza di Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Clara Tosi Pamphili, Vice presidente Palaexpo e Luca Lo Pinto, Direttore artistico Macro – Palaexpo, alla presenza dell’assessore alla cultura di Roma, Miguel Gotor.
“La rotonda del Palazzo delle esposizioni dove oggi presentiamo il programma per il 2022 del Polo del Contemporaneo – ha affermato Pietroiusti – è per noi del CDA un luogo simbolico. La rotonda come circolarità dello scambio dei saperi. Il Polo del Contemporaneo non può che non essere un incontro fra le discipline umanistico scientifiche e i diversi linguaggi artistici ma anche vuole creare e sviluppare un concetto di rete. Ecco perché ospitiamo oggi istituzioni con cui facciamo rete e che partecipano attivamente, come Maria Vittoria Marini Clarelli, Sovrintendente capitolina ai Beni Culturali, Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini e Corsini, Hou Hanru, Direttore Artistico Maxxi”.

Il programma 2022
- grandi rassegne, come “Il video rende felici”, rassegna sulla videoarte, realizzata in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina e che si svolge contemporaneamente a Palazzo delle Esposizioni e nella Galleria Comunale d’Arte Moderna o come “Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO”, un grande progetto che vedrà impegnati insieme Palaexpo, il MAXXI e la Galleria Nazionale di Arte Antica – Palazzo Barberini;
- mostre personali dal forte carattere sperimentale o politico come la mostra “Teresa Margolles. Periferia dell’agonia”, che si apre oggi al Mattatoio, che superano i confini tra le discipline come la grande antologica dell’artista e fashion designer Cinzia Ruggeri che si svolgerà al MACRO, e da Roma si sposterà a Londra, al Goldsmiths Centre for Contemporary Art;
- progetti di alta formazione come il Master MAP_PA, Master in Arti Performative di Palaexpo e Accademia, in collaborazione con L’Accademia di Belle Arti di Roma, attualmente in svolgimento al Mattatoio;

Cinzia Ruggeri Cinzia Says … Ritratto di / Portrait of Cinzia. Photo credits Occhiomagico. Couresty Occhiomagico.
- progetti speciali che il MACRO dedicherà a figure della storia dell’arte del XX secolo come Richard Serra, a personalità da riscoprire come Lisa Ponti, con un’importante pubblicazione, sostenuta da Italian Council che sarà presentata anche al Musée des Arts Decoratifs di Parigi e al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, o all’arte italiana, con una personale di Diego Perrone che include una grande produzione sostenuta dal PAC – Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura;
- residenze di ricerca e produzione per dare modo ad artisti provenienti dai diversi ambiti delle arti performative di avere un tempo di ricerca e un sostegno alla produzione (Prender-si cura, presso il Mattatoio, in co-produzione con istituzioni e festival italiani e internazionali);
- attività laboratoriali dedicate ai più diversi pubblici, come il Festival “Punti di Vista” (a cura del Laboratorio d’Arte di Palazzo delle Esposizioni), sulla percezione tattile dell’opera, o i laboratori gratuiti per bambine e bambini “Ricreazione”, alla Pelanda del Mattatoio, o i workshop con gli artisti del Dipartimento per l’Educazione Preventiva del MACRO;
- rassegne cinematografiche come “A qualcuno piace classico”, nella sala cinema di Palazzo delle Esposizioni, unica sala a Roma in grado di proiettare in pellicola 35 mm o 16MM RUN, con la proiezione in 16 mm di classici del cinema sperimentale al MACRO;
- presentazioni di nuove produzioni musicali, coreografiche, di ricerca teatrale, presso tutte le sedi, fra cui la rassegna di danza sperimentale “Buffalo”, in collaborazione con Teatro di Roma e Museo Nazionale Romano che, oltre al MACRO, si svolgerà alle Terme di Diocleziano;
- progetti digitali come il sito dedicato a “Sublimi Anatomie” che non solo ricostruisce una grande mostra ospitata a Palazzo delle Esposizioni nel 2019, ma propone una nuova modalità multimediale di catalogo, o come il database “Mostre a Roma 1970-1989” o come il festival phygital IPERfestival dedicato al tema della periferia urbana.
Azienda Speciale Palaexpo
Roma, via Nazionale 194
Palazzo delle Esposizioni
Roma, via Nazionale 194
MACRO
Roma, via Nizza 138
Mattatoio
Roma, piazza O. Giustiniani 4
Museo delle Periferie