FIRENZE – Entra nell’Associazione Nazionale Case della Memoria, che conta 90 case museo in 13 regioni italiane, anche Casa Buonarroti di Firenze, che per secoli è stata la residenza della famiglia di Michelangelo Buonarroti.
Casa Buonarroti
A pochi passi dalla Chiesa di Santa Croce, Casa Buonarroti è oggi un museo con archivi e biblioteche e custodisce una ricca collezione di opere, modelli e schizzi. A presiedere questa splendida dimora è oggi Cristina Acidini.
L’idea della creazione di un edificio a gloria della famiglia e soprattutto del grande avo risale a Michelangelo Buonarroti il Giovane che, a partire dal 1612, per circa trent’anni fece lavorare all’interno del palazzo, in particolare nella “Galleria” e nelle tre sale successive, i maggiori artisti attivi a Firenze, dall’Empoli al Passignano, da Artemisia Gentileschi a Pietro da Cortona, da Giovanni da San Giovanni a Francesco Furini e al giovane Jacopo Vignali. In queste sale Michelangelo il Giovane collocò i pezzi più preziosi della sua raccolta, molti dei quali fanno ancora parte del percorso museale: tra questi, la predella lignea con Storie di San Nicola, capolavoro di Giovanni di Francesco, seguace di Domenico Veneziano.
Casa Buonarroti offre l’emozione di ammirare due celebri rilievi marmorei, capolavori della prima giovinezza di Michelangelo: la “Madonna della scala”, testimonianza intensa dello studio appassionato di Donatello, e la “Battaglia dei centauri”, segno eloquente di un amore mai sopito per l’arte classica.

La dimora settecentesca conserva preziose eredità culturali (tra cui l’importante Archivio e la Biblioteca) e rare collezioni d’arte: dipinti, sculture, maioliche, reperti archeologici distribuiti oggi nei due piani del Museo. Al piano nobile, una sala appositamente attrezzata espone a rotazione piccoli nuclei della Collezione di disegni autografi di Michelangelo di proprietà della Casa, costituita da 205 preziosi fogli. Si tratta della più cospicua collezione di fogli michelangioleschi del mondo. A questi si sommano i doni che si sono aggiunti al patrimonio familiare e pezzi concessi in deposito da musei fiorentini. Tra questi: il modello ligneo per la facciata di San Lorenzo e il “Dio fluviale”, grande modello preparatorio per una statua mai realizzata per la Sagrestia Nuova della Basilica fiorentina di San Lorenzo; i due “Noli me tangere” cinquecenteschi, derivati da un cartone perduto dell’artista.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 90 case museo in 13 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana.
Si tratta dell’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, che partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di Icom Italia ed è istituzione cooperante del Programma Unesco “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca).
“L’ingresso di Casa Buonarroti nella nostra rete è un tassello preziosissimo che chiude simbolicamente il cerchio sulla figura di Michelangelo, affiancandosi alla Casa natale di Caprese Michelangelo nostra socia già da qualche anno – afferma Adriano Rigoli presidente dell’associazione Nazionale Case della Memoria -. Siamo felici di rappresentare, a modo nostro, questa enorme figura dell’arte a cui la Toscana ha dato i natali attraverso due case museo che raccontano una parte meno nota della storia del Buonarroti”.
“Poter annunciare l’ingresso di Casa Buonarroti tra le Case della Memoria è per noi particolarmente significativo – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Quello di Michelangelo è un nome che non ha bisogno di presentazioni ma che ci fa capire a pieno quanto sia importante il ruolo delle case museo per la conoscenza, permettendoci di scoprire qualcosa di nuovo sui Personaggi Illustri che sono nati o hanno vissuto nel nostro Paese. Luoghi che ci permettono di andare al di là di ciò che è noto ai più, entrando in una sfera più intima e ricca di suggestione”.
“Sono particolarmente lieta – dichiara la presidente di Casa Buonarroti Cristina Acidini – dell’ingresso della Casa Buonarroti in questa associazione prestigiosa, che da un capo all’altro del nostro Paese fa conoscere e valorizza le dimore dei tanti illustri personaggi, che hanno in così grande misura arricchito la storia e la cultura non solo dell’Italia, ma del mondo. Il direttore Alessandro Cecchi, con i Consigli e con il personale tutto, si uniscono nella soddisfazione e nell’impegno a rappresentare l’eredità, unica e preziosa, di Michelangelo e dei Buonarroti”.