PALERMO – Sono cinque le artiste che a partire da maggio lavoreranno in alcuni istituti penitenziari di Palermo, per il progetto GAP “Graffiti Art in Prison”.
Si tratta di Matilde Cassani, Stefania Galegati, Elisa Giardina Papa, Giovanna Silva. Il progetto coinvolge la Casa di Reclusione Ucciardone, la Casa Circondariale Pagliarelli e l’Istituto Minorile Malaspina di Palermo.
L’iniziativa vede coinvolti il Simua-Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, in partenariato con il Kunsthistorische Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, il Dems dell’Università degli Studi di Palermo, l’Università di Saragozza e l’Accademia di Arte e Design – Abadir di Catania, ed è finanziata nell’ambito del programma europeo Erasmus+ (Strategic Partnerships for Higher Education), col patrocinio del Ministero della Giustizia e del DAP-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria.
Giovanna Silva Matilde Cassani
Un progetto triennale
Coordinato da Gabriella Cianciolo, Laura Barreca, Gemma La Sita, il progetto sperimenta un modello di ricerca interdisciplinare attraverso collaborazioni orizzontali e condivise tra l’Università e il contesto penitenziario, con la presenza di artisti, docenti, studiosi ed esperti da tutto il mondo. L’obiettivo di GAP è di intraprendere nuovi percorsi apprendimento e di inclusione sociale attraverso i linguaggi delle arti contemporanee in grado di sollecitare nuove forme di recupero alla socialità.
“Il progetto internazionale si basa sul valore dell’inclusione – spiega Laura Barreca, Coordinatrice Artistica di GAP- e attraverso processi di partecipazione attiva, sperimenta modalità di relazione e apprendimento “empatico” tra soggetti diversi, senza distinzioni di provenienza. L’obiettivo è di avvicinare ambiti sociali solo apparentemente distanti, come quello dell’alta formazione universitaria con il delicato contesto delle carceri, a cui è rivolta tutta la nostra attenzione”.
I progetti saranno realizzati nel corso del 2022-2023 con la collaborazione dell’Associazione Acrobazie di Palermo, specializzata in pratiche sociali e di welfare culturale. Il gruppo di artiste coinvolte proviene da ambiti disciplinari differenti quali video, fotografia, design progettuale, azioni partecipative, interventi su scala urbana, i cui risultati saranno presentati in un progetto espositivo all’Università di Palermo nel 2023.
Chiara Agnello Elisa Giardina
I lavori delle artiste
Matilde Cassani creerà un’azione progettuale con dottorandi e detenuti dell’Ucciardone, interessando alcuni spazi e aree scoperte del carcere; Elisa Giardina Papa produrrà una serie di lavori ispirati ad un tema storico e un ciclo di workshop con dottorandi e detenuti del Malaspina; Stefania Galegati insieme ad un gruppo di detenute e di dottorandi attiverà un progetto partecipativo dedicato alla condivisione orizzontale dei saperi, al Pagliarelli. Giovanna Silva sarà impegnata in un progetto fotografico sulle architetture delle carceri palermitane, che confluiranno nella pubblicazione finale edita da Humboldt Books; infine Chiara Agnello, regista e sceneggiatrice, realizzerà un film-documentario sul progetto seguendo il corso dei lavori degli artisti durante gli incontri negli istituti penitenziari, con la promozione di Sky Arte.
Il progetto GAP è realizzato in collaborazione con l’Associazione “Un Nuovo Giorno” impegnata nella Casa Circondariale Pagliarelli, e con l’Associazione “Gli Amici di Ambra Agnello”.