ROMA – Gli scorci apparentemente anonimi e altri incredibilmente iconici di due grandi città “immortali”, ognuna a suo modo, sono protagonisti della mostra “Roma vs New York”, ospitata al Margutta Veggy Food & Art, in via Margutta 118 a Roma, a partire da giovedì 3 marzo 2022.
Ideata dall’artista Rainman, all’anagrafe Michele Telari (Viterbo 1979) e da Tina Vannini, titolare del ristorante, curata da Francesca Barbi Marinetti, la mostra presenta circa venti dipinti, realizzati con tecniche e formati differenti.
Le opere in mostra mettono a confronto due grandi città: da un lato Roma, eterna e culturalmente ricchissima Caput Mundi, dall’altro New York, culla del progresso e simbolo della globalizzazione “hic et nunc”.

Latitudini e culture urbanistiche indiscutibilmente distanti: Madison Square e il Colosseo, il punto di fuga di Brooklyn Bridge e quello di Ponte dell’Angelo, via Condotti e Fifth Avenue, piazza del Popolo e i Crossing di Manhattan.
“L’idea della mostra – racconta Michele Telari – nasce dal desiderio di ‘avvicinare’ queste due città, così diverse ma al contempo così affascinanti accostando paesaggi e scorci cittadini che possono essere più simili di quanto si pensi. Due città che amo particolarmente: della prima mi ha sempre affascinato lo sviluppo verticale delle sue architetture, la vita frenetica e le infinite opportunità che riesce a offrire; della seconda, avendo studiato all’Accademia di Belle Arti, mi accarezza il cuore quel senso di intimità e di apparente semplicità che provo tra i vicoli poco turistici, che abbracciano storie di arte e artigianato”.

“La tecnica meticolosa di riproduzione pittorica del medium fotografico, l’illusionismo portato all’estremo da generare meraviglia e ammirazione per l’abilità tecnico-artistica, qui non sono fini a sé stessi – spiega la curatrice Francesca Barbi Marinetti – Le tonalità, tutt’altro che fredde, piuttosto che nell’impatto di una corrispondenza di riproduzione, affinano la resa di atmosfere cromatiche dai contrasti sfuggenti di ombra e luce e dall’energia vitale del movimento incessante della città. Queste opere di Michele Telari sono il compendio di un attento studio di molteplici tecniche e stili, con una tensione visiva che non disdegna una matericità pittorica che declina la luminosità di una definizione pulita con l’espressività di un impasto più corposo e visibile mediante stesura e tocchi di spatola”.

“Un accostamento unico tra due città così diverse – sottolinea Tina Vannini – che viene addirittura esaltato dallo stile inconfondibile di Michele, pieno di realismo e atmosfere particolari che creano emozioni contrastanti. Sono certa che i visitatori ameranno le sue opere e percepiranno, in maniera distinta, l’eternità dell’una e la grandezza dell’altra”.
La mostra resterà visibile fino al15 maggio 2022.