ROMA – Con Ukraine: Short Stories. Contemporary Artists from Ukraine, a cura di Solomia Savchuk, Head of Contemporary Art al Mystetskyi Arsenal di Kiev, apre la stagione espositiva 2022 del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Imago Mundi, l’esposizione che, come ha sottolineato Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, vuole essere “una testimonianza di vicinanza alla popolazione e alla comunità artistica del Paese colpite dall’aggressione di Putin”, rappresenta una ricognizione sulla scena artistica ucraina contemporanea attraverso le opere realizzate appositamente per la Imago Mundi Collection da 140 artisti.
La Fondazione Imago Mundi e la Collezione
Fondazione Imago Mundi è un’istituzione non profit nata nel 2018 come evoluzione di Imago Mundi Collection, a sua volta nata oltre 10 anni fa da un’idea di Luciano Benetton, che ha riunito nel tempo oltre 26.000 opere dal formato 10 per 12 cm, realizzate da artisti provenienti da 160 Paesi e comunità native e raccolte in altrettanti cataloghi. Nel 2018 l’apertura delle Gallerie delle Prigioni, le antiche carceri asburgiche nel centro di Treviso restaurate dall’architetto Tobia Scarpa, ha segnato un ulteriore passo verso ciò che oggi Fondazione Imago Mundi rappresenta, creando una piattaforma sperimentale che ospita mostre, talk, eventi internazionali e laboratori didattici.
La Fondazione, che si rivolge a tutte le generazioni attraverso registri plurali e proposte interdisciplinari e gratuite, si presenta come un’agorà inclusiva per gli artisti, da quelli emergenti ai più affermati. Lo scopo è quello di restituire un’immagine di quello che il mondo è, ma anche di immaginare quello che potrebbe essere.
Taya Galagan (Tatiana Gershuni) Andrella Olio su tela 2014
Victor Sydorenko Dalla serie Levitazione Olio su tela 2015
Ukraine: Short Stories è una delle collezioni tematiche che ha preso vita in un particolare momento storico per le vicende del Paese. I lavori sono fortemente legati agli eventi del 2014 con cui l’Ucraina è stata costretta a misurarsi, e ai profondi cambiamenti che questo Paese, delicato incrocio tra il Mar Baltico e il Mar Nero, ha attraversato negli ultimi anni.
“In questi giorni terribili – commenta Enrico Bossan, direttore artistico della Fondazione – la Fondazione Imago Mundi esprime solidarietà al popolo ucraino, ai suoi artisti, alla comunità artistica e al mondo della cultura in generale. Si ricorda spesso che l’Ucraina esprime nel nome il fatto di essere una terra di confine, un paese ‘tra’, che contiene più culture. E proprio la cultura deve essere oggi più che mai spazio di dialogo e inclusione, nonché libertà di espressione e di creazione. La nostra volontà è quella di contribuire ad ampliare questo spazio, dando voce ad artiste e artisti ucraini raccolti in questa collezione. La Fondazione Imago Mundi ha accettato con grande piacere l’invito a costruire questo progetto insieme al MAXXI per testimoniare la vicinanza che tutti proviamo nei confronti degli ucraini”.
L’esposizione dal catalogo della collezione
La mostra, estemporanea rispetto alla programmazione ufficiale del Museo capitolino, viene ospitata dal 10 al 20 marzo 2022 al Corner MAXXI, con un biglietto simbolico di 5 €. Gli incassi saranno devoluti al fondo per l’emergenza umanitaria in Ucraina costituito da UNHCR, UNICEF e Croce Rossa, come pure gli incassi del museo di domenica 27 febbraio e domenica 6 marzo.
In esposizione 140 opere realizzate da artiste e artisti giovani ed emergenti e autori affermati già presenti nei più importanti musei e gallerie internazionali che, con forza e passione, riflettono una società che sta reinventandosi, attraverso instabilità, cambiamenti ideologici e sociali, crudeli conflitti, alla continua ricerca di nuove strade per affrontare la storia e affermare una nuova libertà artistica.

Il progetto dedicato agli artisti ucraini ha coinvolto molti artisti famosi. Tra questi Illya Chichkan che ha realizzato un’opera che porta avanti il progetto “Monkey Business/Dough”, una serie di opere grafiche realizzate con le banconote di diversi paesi del mondo. Nelle opere precedenti, i ritratti sulle banconote rappresentavano scimmie; in questo caso la banconota è piegata in modo tale da non capire se l’immagine sia quella di una scimmia o di un essere umano. L’artista rappresenta così i doppi standard del potere politico.

Taras Kovach Senza titolo Metalli, alluminio, calamita 2015
Il giovane artista Taras Kovach ha presentato un’opera tratta dal suo progetto gia esposto “Soil Test”. La sua opera è un paesaggio-scultura, creata usando una calamita e frammenti di oggetti metallici. I frammenti sono stati raccolti dall’artista lungo la via che porta dal complesso museale e centro artistico Art Arsenal alla stazione della metropolitana Arsenalna di Kiev. L’autore esplora e rappresenta le caratteristiche di una zona circoscritta della città e gli esiti delle attività umane in quest’area. Solleva inoltre il problema dell’inquinamento ambientale.