MILANO – In seguito alle tensioni internazionali e alle sanzioni nei confronti della Russia, legate al conflitto in Ucraina, il museo Ermitage di San Pietroburgo ha chiesto la restituzione, entro la fine del mese, delle opere prestate per le mostre a Palazzo Reale e alle Gallerie d’Italia a Milano. Da Palazzo Reale dovranno essere restituiti due oli su tela: “Giovane donna con cappello piumato” (1534-1536) di Tiziano e “Giovane donna con vecchio di profilo” (1515-1516) di Giovanni Cariani. Dalle Gallerie d’Italia, dove è in corso la mostra “Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”, sono invece ben 23 le opere da restituire, visto che l’esposizione è in collaborazione con il Museo russo.
Ma c’è anche la Fondazione Alda Fendi – Esperimenti di Roma fra le istituzioni a cui il museo Ermitage ha chiesto di restituire un’opera in prestito. Si tratta di “Giovane donna” di Picasso che finora non era mai stata esposta in Italia. Dalla Fondazione è stato spiegato che il dipinto rimarrà esposto ancora 20 giorni. Questo è infatti il tempo necessario per gli adempimenti e l’organizzazione della riconsegna del dipinto all’Ermitage. Gli stessi responsabili del museo russo – precisano dalla Fondazione – hanno convenuto che non sarebbe possibile far rientrare l’opera prima di quella data.
Riguardo la richiesta di restituzione dell’Ermitage, in particolare relativamente alle mostre milanesi, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha affermato: “Il ministero della Cultura non ha competenza su queste due mostre che sono organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia. Però mi sembra evidente che quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere, questa vadano restituite”.
Il direttore di Palazzo Reale di Milano, Domenico Piraina, parlando all’AdnKronos, ha così commentato: “La mostra regge benissimo anche senza queste due opere”. “La richiesta – sottolinea il direttore – era contenuta in una lettera dell’Ermitage, firmata dal suo direttore Piotrovsky, che abbiamo ricevuto un paio di giorni fa. Adesso siamo in contatto con il loro trasportatore, che deve venire a prendere le due opere, una di Tiziano e l’altra di Cariani”. “Penso che questa operazione si concluderà entro il mese di marzo. Per non avere disagio, cercheremo di togliere le due opere il lunedì, giorno in cui normalmente siamo chiusi al pubblico”. “Certamente – aggiunge Piraina – soprattutto l’opera di Tiziano è un’opera importante, perché altrimenti non l’avremmo chiesta, però in mostra ce ne sono talmente tante altre altrettanto importanti, che la mostra non avrà una diminuzione del suo significato scientifico”. L’impatto della decisione russa non dovrebbe impattare neanche sulla programmazione di Palazzo Reale: “Fino ad almeno tutto il 2023, noi non avevamo in programma nessuna iniziativa in collaborazione con i musei russi” – conclude il direttore.