GENOVA – Un centinaio di fotografie, ma anche lettere, documenti e video raccontano una vita straordinaria e piena di fascino, quella di Tina Modotti, a Palazzo Ducale di Genova.
“Tina Modotti. Donne, Messico e Libertà”, a cura di Biba Giacchetti, in collaborazione con Sudest57 e realizzata grazie al fondamentale contributo scientifico del Comitato Tina Modotti, è la mostra che, partire dal 9 aprile 2022, intende avvicinare il pubblico a questo spirito libero, che attraversò miseria e fama, arte e impegno politico e sociale, arresti e persecuzioni, ma che suscitò anche un’ammirazione sconfinata per il pieno e costante rispetto di sé stessa, del suo pensiero, e della sua libertà.
“Siamo molto contenti di ospitare questa mostra a Palazzo Ducale, che si conferma non soltanto come un luogo di produzione artistica e di accessibilità culturale, ma anche come importante crocevia di riflessione civile –sottolinea la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Serena Bertolucci– “Tina Modotti. Donne, Messico e libertà” infatti è il tributo a una grande fotografa, dallo stile unico e riconoscibilissimo, i cui scatti fanno parte delle collezioni dei più importanti musei del mondo; ma è – nello stesso tempo – un viaggio alla scoperta di una donna straordinaria, poliedrica, appassionata, anticonformista, impegnata nella lotta per il riconoscimento dei diritti. Una donna che, se dovessi definire con un solo aggettivo, direi modernissima.”

Attrice, fotografa, attivista italiana
Assunta Adelaide Luigia Modotti Mondini, abbreviata in Tina Modotti (Udine, 1896 – Città del Messico, 1942) è stata una delle più grandi fotografe dei primi decenni del XX secolo, nonché una figura di grande fascino del movimento comunista e della fotografia mondiale. Le fotografie da lei scattate in Messico, dove si trasferì dagli Stati uniti nel 1923, illustrano la sua militanza politica, umana e politico-sociale.
Uno spirito libero e anticonformista che traspare in maniera prepotente anche attraverso la sua creatività, espressa nei pochi anni che potrà dedicare alla fotografia.
Tina Modotti, Bambino davanti a un cactus, Anno: 1928 ca, Messico © Tina Modotti Tina Modotti, Le donne di Tehuantepec portano frutta e fiori sulla testa, dentro zucche dipinte chiamate jicapexle, Anno: 1929 © Tina Modotti
Modotti si impegnerà in prima linea nell’azione di solidarietà e nel soccorso alle vittime civili della Guerra di Spagna, condividerà in questi stessi anni la propria vita con Vittorio Vidali e, al contrario del suo compagno, non potrà mai tornare alla sua amata terra natale (Udine) a causa delle sue attività antifasciste e di una morte prematura avvenuta nell’esilio messicano ad appena 46 anni, alla quale resero omaggio artisti come Rafael Alberti e Pablo Neruda che le dedicò una celebre poesia.
Artista sensibile e partecipe verso il movimento di emancipazione degli oppressi, Tina non esiterà ad abbandonare l’arte per il crescente impegno nell’attivismo politico. A causa di questo verrà falsamente accusata di complicità nell’assassinio del suo compagno, il giornalista cubano Antonio Mella, e poi, all’inizio del 1929, di aver preso parte a un attentato al Presidente messicano.
Il Messico e la libertà
Il tema della Libertà in Tina Modotti è essenzialmente legato alla sua poliedrica personalità, e si sviluppa con una coerenza priva di compromessi nell’arco della sua intera esistenza.

Poverissima e costretta a emigrare ad appena sedici anni, Tina avrebbe potuto seguire la carriera di attrice a Hollywood, e sfruttare la sua bellezza per una facile rincorsa agli agi economici. Ma la sua scelta di libertà la porta invece verso lo studio, e l’approfondimento delle sue innate doti artistiche, coltivate nel circolo delle frequentazioni del suo primo compagno – il pittore Robo Richey – fino all’incontro con Edward Weston, fotografo non ancora celebre che la inizia alle tecniche fotografiche.
Se Weston sarà il suo mentore, si deve a Tina la scelta di andare in Messico per condividere un rinascimento artistico che poggiava su basi sociali e culturali, frequentando pittori e intellettuali di avanguardia: da Frida Kahlo a Diego Rivera, da José Clemente Orozco a David Alfaro Siqueiros. Tina seguirà i primi passi di fotografi come Manuel Alvarez Bravo e la di lui moglie Lola, incrocerà la grande fotografa Imogen Cunningham, poeti e scrittori come David Herbert Lawrence e MaJakovskij, musicisti, un circolo di artisti sperimentali e liberi di cui Tina a Weston diverranno in breve tempo figure di spicco.
Tina smetterà di essere attrice, ma non modella. Poserà per i grandi Muralisti, vivrà nei primi anni messicani una libertà di pensiero totale che si rispecchierà nello stile di vita, nei suoi comportamenti e nei suoi amori.
La riscoperta di Tina Modotti inizierà solo negli Anni Settanta grazie a Vidali, che rientrato in Italia e divenuto poi senatore, inizierà a scrivere di Tina e a rendere pubblico il suo lascito artistico. Con la nascita del Comitato Tina Modotti e con l’apporto determinante di Vidali, si avvia la ricostruzione della collezione al tempo più esaustiva delle sue opere e dei documenti che riguardano la sua vita avventurosa.
La mostra, aperta fino al 9 ottobre 2022, è accompagnata da un catalogo edito da 24 ORE Cultura e a cura di Biba Giacchetti.
Vademecum
Palazzo Ducale, Piazza Giacomo Matteotti, 9
16123 Genova
Infoline: +39 010 897 2737
palazzoducale.genova.it
DATE
8/04 – 9/10/2022
(apertura al pubblico l’8 aprile dalle ore 15:00 alle ore 21:00, la biglietteria chiude un’ora prima)
BIGLIETTI
Intero € 12,00 | Ridotto € 10,00
ORARI
Lunedì 14.00 – 19.00
Venerdì 10.00 – 21.00
Martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica, e festivi ore 10.00-19.00
La biglietteria chiude un’ora prima (ultimo ingresso)
APERTURE O CHIUSURE STRAORDINARIE
Domenica 17 aprile 2022 (Pasqua) 10.00 – 19:00
Lunedì 18 aprile 2022 (Lunedì dell’Angelo) 10.00 – 19:00
Lunedì 25 aprile 2022 (Anniversario della Liberazione) ore 10.00 – 19:00
Domenica 1 maggio 2022 (Festa del Lavoro) ore 10.00 – 19:00
Giovedì 2 giugno 2022 (Festa nazionale della Repubblica) 10.00-19.00
Lunedì 15 agosto 2022 (Ferragosto) 10.00 – 19:00