REGGIO CALABRIA – L’universo cartaceo di uno degli street Artist più celebri al mondo, l’americano Shepard Fairey, nome in codice Obey, arriva dal 15 aprile a Palazzo della Cultura Pasquino Crupi a Reggio Calabria, con la mostra, dal titolo evocativo e quanto mai attuale, “Make Art Not War”.
L’esposizione è curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con la Città Metropolitana di Reggio Calabria.

“MetaMorfosi torna a Reggio Calabria, – sottolinea Pietro Folena, Presidente di MetaMorfosi Eventi – dopo una mostra dedicata a Banksy, con un progetto che racconta l’immaginario creativo di Shepard Fairey in arte OBEY, altra icona mondiale delle nuove generazioni appassionate di segni grafici tradotti in comunicazione metropolitana. Con questo ritorno vogliamo continuare a sostenere la rinascita di Palazzo Crupi che si conferma vero e proprio baluardo della legalità capace di coinvolgere l’intera città e soprattutto i suoi giovani, grazie alla sua forte vocazione culturale“.
“La mostra di Obey – afferma il Sindaco f.f. della Città metropolitana, Carmelo Versace – rafforza e rilancia il messaggio e l’immagine di un contesto territoriale in grado di riaffermare la propria capacità di abbracciare sfide e opportunità sempre più ambiziose e qualificanti. Un evento di assoluto prestigio che, non a caso, abbiamo voluto inserire all’interno del programma celebrativo dedicato al Cinquantesimo del ritrovamento dei Bronzi che interesserà tutto il 2022. Un convinto plauso e un sentito ringraziamento all’associazione MetaMorfosi Eventi e agli uffici della Città metropolitana per la brillante collaborazione che rende possibile oggi questo innovativo ed entusiasmante momento di vitalità artistica e culturale”.
Un viaggio visivo tra temi scottanti e attuali
Donna, Ambiente, Pace, Cultura sono le quattro tematiche attorno alle quali si sviluppa questo viaggio di forte impatto visivo.
«Obey produce immaginari simbolici ad alto valore emozionale – spiega Marziani. – La sua arte su carta attrae i nostri sensi in modo spontaneo, ampliando il linguaggio informativo dei muri metropolitani. Fairey ha capito che le pareti stradali rappresentano la prima pagina della comunicazione virale, una nuova home page da cui non puoi sottrarti e che ti avvolge nei rituali quotidiani».
Le opere esposte sono serigrafie e litografie provenienti da collezioni private, tra cui alcune particolarmente iconiche e dai temi profondamente scottanti, come Liberté, Egalité, Fraternité, una litografia del 2018 realizzata da Obey all’indomani degli attentati terroristici che colpirono Parigi nel novembre del 2015. L’opera raffigura la Marianne, simbolo della République, circondata dalle parole del motto nazionale, su uno sfondo tricolore che riprende i colori della bandiera francese. Obey donò una sua versione a stampa a Emmanuel Macron, di cui ha sostenuto la candidatura presidenziale, successivamente esposta nel bureau del Palais de l’Elysée dopo la sua elezione.
In occasione di questa mostra l’opera è stata ri-attualizzata. Facendo riferimento ai recentissimi ed ancora purtroppo attuali venti di guerra, Obey ha riproposto Liberté, Egalité, Fraternité “rivestendola” con i colori della bandiera dell’Ucraina. Diplomacy over violence, questo il nuovo titolo, diventa un inno alla pace e una presa di posizione contro la guerra. «In base alle mie osservazioni, non importa in quale bandiera o ideologia sia avvolta, la violenza è quasi sempre motivata da ego, avidità e incapacità di lavorare diplomaticamente con gli altri – commenta sul suo sito lo stesso Obey. – Nel caso dell’invasione dell’Ucraina, credo che tutti questi fattori siano all’opera, e molte persone stanno già soffrendo inutilmente. Questa immagine simboleggia il mio sostegno al popolo ucraino e il mio sostegno a chiunque creda che la pace sia preferibile alla guerra. Date la priorità alla diplomazia e alla creatività rispetto alla violenza!».
L’esposizione presenta anche alcuni splendidi ritratti del mondo femminile, tra questi sicuramente da menzionare Spirit of Independence che vede protagonista Angela Davis, figura fondamentale per il movimento afroamericano degli anni Settanta e simbolo sia del femminismo che dell’uguaglianza razziale.
Come sottolinea il Consigliere metropolitano con delega alla Cultura, Filippo Quartuccio, “dopo il grande momento vissuto con le opere di Banksy, oggi accogliamo un altro fondamentale esponente della cosiddetta arte di strada, del calibro di Frank Shepard Fairey, in arte Obey. Un altro autore il cui pensiero e la cui opera si legano in modo profondo alle tematiche del nostro presente e alle tendenze in atto nel mondo. Un’occasione in più, specie per le giovani generazioni, di avvicinarsi a questo artista ed interrogarsi sui grandi mutamenti che attraversano il pianeta e sui fragili equilibri che minacciano le nostre esistenze”.
Vademecum
Obey. Make art not war
a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli
15 aprile – 5 giugno 2022
Palazzo della Cultura Pasquino Crupi
Reggio Calabria
BIGLIETTI
Intero: euro 5
Ridotto: euro 4 (gruppi di almeno 10 persone, giovani tra 15 e 25 anni e per i residenti della Città Metropolitana di Reggio Calabria)
Gratuito per minori di 14 anni e maggiori di 65 anni, disabili e relativi accompagnatori, giornalisti accreditati, un accompagnatore per ogni gruppo, due accompagnatori per ogni gruppo scolastico, tesserati ICOM, guide turistiche in possesso di tesserino di abilitazione professionale, militari e forze dell’ordine
ORARI
tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00
chiuso il lunedì e il 17 aprile
ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura
INFO E PRENOTAZIONI
+39 0965 890623 | palazzo.cultura@cittametropolitana.rc.it