ROMA – Apre il 29 aprile 2022 all’Istituto centrale per la grafica di Roma la mostra Acquisizioni 2019-2022. Istituto centrale per la grafica, a cura di Rita Bernini, Gabriella Bocconi, Maria Francesca Bonetti, con la collaborazione di Ilaria Savino.
L’esposizione presenta una cinquantina di opere, tra stampe, disegni, fotografie, video d’artista e libri, pervenute all’Istituto attraverso doni e acquisti fatti negli ultimi anni (2019-2022), nonostante tutti i limiti imposti dalla pandemia.

Luigi Bartolini (1892–1963), Epigrafe. Illustrazione per le mie poesie 1949. Acquaforte e acquatinta.

Guillaume Courtois [il Borgognone] (1628–1679), La Battaglia di Giosuè a Gabeon, ante 1657. Penna, inchiostro bruno acquerellato, rialzi in biacca, quadrettatura a penna.
Da Schiele a Ademollo una serie di rarità
Tra le acquisizioni spicca senz’altro un acquerello del 1910 di Egon Schiele (1890-1918), ma nel quadriennio di riferimento sono entrati nei fondi dell’Istituto romano altri disegni di notevole pregio: un foglio di ambito berniniano (una scenografia ispirata a Piazza del Popolo); una scena di battaglia di Guglielmo Cortese, detto il Borgognone (1628-1679); due grandi studi preparatori di Luigi Ademollo (1754-1849) in mostra per la prima volta.

La grafica del ‘900
Testimonianze grafiche del Novecento sono riferite alle attività e alle relazioni di Carlo Alberto Petrucci (1881-1963) e Alfredo Petrucci (1888-1969), che hanno rispettivamente diretto la Calcografia e il Gabinetto nazionale delle stampe nel periodo tra le due guerre e nei primi anni del boom economico.
Si potranno ammirare, tra le altre, opere di Alberto Martini, Mario Sironi, Umberto Prencipe, Luigi Bartolini, Anselmo Bucci e Duilio Cambellotti, e un raro tanka, componimento poetico inedito di Harukichi Shimoi (1883-1954).

Duilio Cambellotti (1876–1960), I fioretti di San Francesco, Il cantico del sole, Le considerazioni delle Stimmate,Roma, Editrice San Francesco,1926 (copertina rivestita da sete di diversi colori).

Ghitta Carell (1899 – 1972), ritratto di Margherita Sarfatti, 1933, stampa alla gelatina ai sali d’argento.
I contemporanei
Il contemporaneo è rappresentato da opere di Nunzio, Marisa Albanese, Nikè Arrighi Borghese e Lisetta Carmi, oltre a quelle di artisti delle ultime generazioni come Helen Cammock, Cascione & Lusciov e quelle, acquisite grazie al progetto Cantica 21 per la celebrazione dell’anno dedicato a Dante, di Andrea Martinucci e Marta Roberti.

Nunzio (1954), senza titolo, 2019. Pastello su carta giapponese.

Alberto Martini (1876–1954), La carne e lo spirito, 1928. Penna e inchiostro di china.
La fotografia
Alcuni iconici ritratti di Ghitta Carell e stampe di autori testimoniano invece sia le tendenze moderniste della fotografia italiana (Bruno Stefani e Riccardo Moncalvo), sia il fotoreportage degli anni Sessanta-Settanta (Calogero Cascio, Antonio Sansone, Fausto Giaccone e Mario Dondero), con immagini che ricordano alcuni momenti salienti della storia del secolo scorso.
Viene, infine, presentata una selezione di volumi provenienti dalla biblioteca fotografica di Luigi Albertini, dedicata in particolare alla fotografia documentaria e al fotogiornalismo internazionale del Novecento.

Lisetta Carmi (1924), Luigi Dallapiccola. Quaderno musicale di Annalibera, 1962. Libro d’artista con 13 fotografie (stampe alla gelatina bromuro d’argento) e un frammento di spartito musicale.©Lisetta Carmi / Martini & Ronchetti.
Vademecum
Acquisizioni 2019-2022. Istituto centrale per la grafica
A cura di Rita Bernini, Gabriella Bocconi e Maria Francesca Bonetti
Dal 28.04.2022 fino al 24.07.2022
Inaugurazione 28.04.2022 ore 12 (apertura al pubblico ore 17)
Istituto centrale per la grafica, Sale espositive del Palazzo della Calcografia
via della Stamperia 6, Roma
Orari: martedì-domenica ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17.45)
Biglietti: intero € 6,00; ridotto € 2,00 (per studenti dai 18 fino ai 25 anni); previste gratuità
Ingresso con obbligo di indossare la mascherina chirurgica
Tel. +39 06 699801
ic-gr@beniculturali.it