ROMA – Se nella storia antica l’ibridismo fu immaginato fra mondo animale e mondo umano (dalla Sfinge di Giza al mito del fauno), oggi l’ibridismo è fra uomo, tecnologia e biologia, che si tratti di chip sottopelle o microrganismi biologici come i virus.
Matteo Basilé, sperimentatore di linguaggi, tra i più quotati innovatori dell’arte contemporanea dalla metà degli anni Novanta e tra i primi in Europa a sperimentare l’ibridazione tra arte e digitale, dà vita a nuove visioni attraverso il progetto “Hybrida”, ospitato dal 25 maggio al 6 settembre 2022 a Visionarea Art Space di Roma.
L’esposizione è curata da Gianluca Marziani, con il sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele.
Da oltre un ventennio Basilé dimostra come la cultura digitale sia integrata ai linguaggi analogici, codificando una grammatica che si contamina con le altre grammatiche espressive, sottolineando una sincronia tra potenza e atto tecnologico. La sua visione stabilisce le coordinate della fotodigigrafia, sintesi virtuosa tra meccanica ed elettronica, tradizione e innovazione, setting reale e virtuale, manualità minuziosa e tecnologia esemplare.
Basilé ha sempre attraversato i generi, le etnie, i luoghi e ha reso universali le storie di pochi. Con la sua fotografia ha raccontato la stratificazione umana tra bellezza e diversità rendendo i suoi soggetti creature sospese in un tempo indefinito e in una forma fisica ibrida come è oggi il concetto del Metaverso.
La mostra romana si articola tra opere fotografiche di vario formato che adattano le loro superfici alle direzioni energetiche del singolo soggetto, al piano d’irradiazione, ad una capacità di evocare paesaggi anche quando questi non compaiono.
«Matteo Basilé è stato uno dei primi in Europa a fondere arte e tecnologia, e non a caso le sue opere fotografiche sono delle vere e proprie “pitture digitali”. – Afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele – In quasi tutte le sue creazioni è esplicito il rimando ai grandi maestri del passato, da Caravaggio all’arte fiamminga fino alle suggestioni del Barocco: un bagaglio culturale che l’artista rielabora sapientemente fondendo storia classica ed epoca attuale, in una galleria di personaggi che rievocano costantemente qualcosa di noto senza avere tuttavia un’identità definita – “uno, nessuno e centomila” – e danno vita a un mondo onirico e surreale dove non esistono più riferimenti spazio-temporali. Un’arte fluida e ibrida come l’epoca che viviamo».
«I creatori di mondi sono fatti così – spiega Marziani nel testo in catalogo – danno nuovo spazio e nuovo tempo al proprio sguardo veggente, cucendo le fonti di riferimento con i rimandi a nuove fonti liturgiche. I creatori di mondi immaginano l’uomo nuovo dentro luoghi mineralizzati dal tempo lunghissimo dell’universo. È questa l’identità adulta di un creatore di mondi come Basilé. È qui che ricomincia la possibilità di una STORIA…».
Vademecum
HYBRIDA
Curatore: Gianluca Marziani
Testi in catalogo: Gianluca Marziani e Dominique Lora
Dal 25 Maggio 2022 al 6 Settembre 2022
Opening: martedì 24 Maggio dalle 18:00 alle 21:00
VISIONAREA Art Space – Auditorium della Conciliazione
Piazza Pia, 1 – Roma
Ingresso gratuito