ROMA – “Skrei – Il Viaggio” e “Mi Tular – Io sono il confine” sono i titoli dei due reportage della fotografa Valentina Tamborra, ospitati nell’ambito di “Arctic Tales”, iniziativa che dal 27 maggio al Museo di Roma in Trastevere, propone anche un ciclo di eventi dedicati appunto alla scoperta dell’Artico, dal punto di vista antropologico, culturale e sociale.
I reportage di Tamborra
I due reportage fotografici di Valentina Tamborra nascono dall’esigenza di indagare i confini e la scoperta di territori del Nord della Norvegia. Tamborra indaga il concetto di confine sotto diverse chiavi interpretative, analizzandolo come frontiera fisica, sociale e culturale. I reportage toccano temi fondamentali quali cambiamento climatico, sostenibilità, inclusione, rispetto delle culture, preservazione della memoria, tradizione e linguaggio.
“Skrei – Il Viaggio”, a cura di Roberto Mutti con la direzione artistica di Giuseppe Creti, prende il nome da un’antica espressione vichinga “å skrida” che significa “viaggiare, migrare, muoversi in avanti”, ma che è anche il nome di un particolare tipo di merluzzo norvegese. Dopo essere stato esposto negli spazi della Fondazione Querini Stampalia di Venezia e presso la Fondazione Stelline di Milano, “Skrei – IlViaggio” arriva a Roma per narrare le migrazioni di uomini e animali.
Il viaggio di Valentina Tamborra ha avuto inizio nella Biblioteca Apostolica Vaticana di Roma e nella Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, dove sono conservate le testimonianze della vicenda avventurosa del navigatore Pietro Querini. L’uomo, sopravvissuto al naufragio della sua nave, arriva alle isole Lofoten nel 1432 e viene soccorso dai pescatori locali dai quali apprende i metodi di conservazione del merluzzo, che esporta a Venezia al suo ritorno. Questo viaggio legherà profondamente l’Italia e la Norvegia, segnando le sorti culinarie dello stoccafisso nella tradizione italiana.
Con questo progetto la fotografa rende omaggio a Roma e Venezia, arrivando alle isole norvegesi Lofoten, cuore del suo reportage di cui celebra le storie di uomini, volti, luoghi e tradizioni antiche e moderne, che diventano motivo di scambio e incrocio di mondi.
Valentina Tamborra_Mi Tular_Tommy, minatore – Scrive canzoni e poesie per non dimenticare l’odore delle foreste norvegesi. Le fiabe, le dedica ai suoi figli che vivono lontani, proprio fra quelle foreste._credits Valentina Tamborra/Parallelozero
Con “Mi Tular – Io sono il confine”, a cura di Giuseppe Creti, Tamborra si sposta nelle Isole Svalbard, un lembo di terra ghiacciata incastonato nel Mar Glaciale Artico, dove orsi polari e persone si contendono un confine invisibile. La parola “Tular”, che in antico etrusco significa Io sono il confine, riporta alla mente il mito dell’Ultima Thule, l’ultima isola al di là del mondo conosciuto.
Tamborra osserva più da vicino chi sono le persone che hanno deciso di stabilirsi in questo remoto angolo di mondo, da loro stesse definito una “bolla”. Qui si incrociano storie apparentemente lontanissime fra loro: uomini e donne provenienti da ogni angolo del mondo vivono qui, fianco a fianco, in un mix pacifico di lingue, culture, etnie e religioni. Dove la natura è letale, l’essere umano deve trovare un nuovo equilibrio per sopravvivere.
I soggetti ritratti sono scienziati; allevatori di cani da slitta; filosofi che fanno gli idraulici; chef che aprono ristoranti gourmet con la più grande selezione di vini in Europa in un luogo dove l’alcol è razionato; un minatore, uno degli ultimi, che nel tempo libero scrive fiabe per bambini: uomini ambiziosi che, in questo luogo remoto provano a custodire una memoria universale avviando un progetto enorme, l’Arctic World Archive, la più grande “biblioteca/archivio” di tutto il sapere umano all’interno di una miniera dismessa.
Le Svalbard sono la sede di molte attività di ricerca, tra cui anche dell’università più a nord del mondo, il Norwegian Polar Institute, diretto fino al 2021 da un uomo appassionato e coraggioso, che ha deciso di raccontare e difendere la bellezza delicata e maestosa dell’Artico: Kim Holmén. Holmén ha ricoperto molti ruoli nella ricerca alle Svalbard negli ultimi trent’anni. Oggi è Professore associato all’UIT, l’Università Artica della Norvegia, che si trova a Tromsø.
Il ciclo di appuntamenti
Gli appuntamenti, ospitati presso la Sala Multimediale del museo, saranno comprensivi di visita alla mostra.
Sarà proprio Kim Holmén – insieme al Presidente SIOI Franco Frattini e all’artista Valentina Tamborra – uno dei protagonisti al primo evento di ARCTIC TALES, dal titolo Sustainable communities, che si terrà venerdì 27 maggio, dalle ore 14:00 alle ore 16:00, in lingua inglese.
0Valentina Tamborra_Mi Tular_Whiteout: persino lì in mezzo, puoi vederla._credits Valentina Tamborra/Parallelozero
Gli appuntamenti con ARCTIC TALES proseguono martedì 7 giugno dalle ore 17:00 alle 19:00 con Global Ocean Panel,un panel in lingua inglese con Henrik Harboe, Norway’s Special Envoy Oceans, il direttore della divisione Pesca e Acquacoltura della FAO, e altri esperti in materia. L’evento è realizzato in occasione dell’Anno Internazionale della pesca artigianale e dell’acquacoltura.
Il 22 giugno il Museo di Roma in Trastevere ospiterà, dalle ore 17:30 alle 19:30, anche un importante incontro: An Introduction to Sámi Contemporary Art: from the Venice Biennale till the history behind con Kristoffer Dolmen, Direttore del Sámi Dáiddaguovddáš, Centro di Arte Contemporanea Sámi, che offrirà uno sguardo generale e presenterà al pubblico la scena e la storia dell’arte contemporanea Sámi, in occasione della realizzazione del Padiglione Sámi per la 59. Biennale di Venezia. In apertura di serata Valentina Tamborra proporrà il suo nuovo progetto fotografico “Ákhát – TerraMadre”, dedicato proprio a questa popolazione. Il percorso della fotografa culminerà in questo terzo capitolo Artico “Ákhát -TerraMadre”, che compone la trilogia dell’artista legata ai popoli che vivono oltre il Circolo Polare Artico, ossia il popolo nativo dei Sámi.
Vademecum
Roma, Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1b – Roma
Orari: dal martedì alla domenica ore 10.00 – 20.00; ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Biglietteria:
In considerazione della presenza presso lo stesso Museo della mostra “Anni interessanti – Momenti di vita italiani 1960 – 1975” (13 maggio – 16 ottobre 2022) e della mostra “Il chiostro animato. Lo spazio è solo rumore” (20 maggio – 25 settembre 2022) la bigliettazione del Museo di Roma in Trastevere sarà articolata dal 27 maggio al 4 settembre 2022 secondo le seguenti tariffe:
– biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alle Mostre per l’importo di € 9,50 intero e di € 8,50 ridotto, per i non residenti;
– biglietto unico comprensivo di ingresso al Museo e alle Mostre per l’importo di € 8,50 intero e di € 7,50 ridotto, per i residenti;
– gratuito e ridotto per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Non sarà attivato un biglietto solo Mostra.
Ingresso gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Ingresso gratuito al museo per i possessori della “MIC Card.
L’utilizzo della mascherina non è obbligatorio, ma fortemente consigliato. È disponibile gel disinfettante
Info:
tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 19.00)
www.zetema.it; www.museodiromaintrastevere.it; www.museiincomune.it