FIRENZE – Si è concluso a Firenze il restauro della Cappella di San Luca, di pertinenza dell’Accademia delle Arti del Disegno, conosciuta anche come Cappella dei Pittori nel Convento della Santissima Annunziata.
L’intervento di restauro, durato due anni, è stato stato realizzato con il sostegno di Friends of Florence, sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza alle Belle Arti.
Il restauro anche come occasione di studio
Il restauro è stata l’occasione per studiare uno dei complessi più affascinanti del tardo rinascimento fiorentino. L’intervento ha inoltre consentito di recuperare la raffinatezza di questo ambiente caratterizzato proprio dalla molteplicità di materiali e tecniche, permettendo al tempo stesso di comprenderne e approfondire le vicissitudini storiche.
L’opera di restauro è stata preceduta da una campagna diagnostica preliminare che ha permesso di approfondire la conoscenza dei materiali costitutivi e la natura degli interventi eseguiti nel tempo.
Prima del restauro la Cappella dei Pittori presentava molte e differenziate casistiche di degrado e di alterazioni dell’aspetto originario (come ad esempio scialbature e ridipinture sugli stucchi, rotture e tracce di fango alluvionale sulle sculture nelle nicchie, accumuli di particellato solido sulle superfici delle tavole dipinte, distacchi di colore sugli affreschi). Le trasformazioni d’uso, le modifiche strutturali e il tragico evento dell’alluvione, inoltre, comportarono successivi e ripetuti interventi di riordino che inevitabilmente occultarono l’estetica originale di questo ambiente.
La Cappella
La Cappella di San Luca o dei pittori nel convento della Santissima Annunziata è uno dei luoghi simbolo della vita artistica fiorentina dal 1565.
Essa fu costruita nei locali dell’antico Capitolo del convento della Santissima Annunziata grazie alla dedizione e alle fatiche del frate scultore Giovannangelo Montorsoli che convinse il priore generale fra Zaccaria Faldossi prima a ospitare e quindi a donare alla neonata Accademia alcuni spazi del convento. Due anni prima, infatti, nel 1563 era nata, per opera del granduca Cosimo I e dei suoi massimi collaboratori Giorgio Vasari e Vincenzo Borghini, l’Accademia del Disegno sulle ceneri dell’antica Compagnia di San Luca (risalente almeno al 1339) di cui avevano fatto parte i più grandi artisti della rinascita fiorentina, come Leonardo Da Vinci e poi Michelangelo Buonarroti.
Inizialmente intitolata alla Santissima Trinità, la Cappella, fu il luogo ove si radunarono i più famosi artisti per celebrare i più solenni giuramenti dell’associazione e le animate riunioni accademiche in occasione della festa trinitaria, di cui le tre arti pittura, scultura e architettura erano mimesi.
Fin dal principio, inoltre, la cappella divenne il luogo identitario entro al quale racchiudere la memoria imperitura delle spoglie mortali degli artisti che avessero voluto essere lì sepolti legando perennemente il proprio nome all’Accademia, fra cui Jacopo Pontormo, Benvenuto Cellini, Lorenzo Bartolini e Rodolfo Siviero.
La Cappella che riassume nel suo alto valore spirituale gli oltre quattro secoli di vita dell’Accademia delle Arti del Disegno subì ingenti danni durante l’alluvione di Firenze del 1966, ma mantiene ancora la sua decorazione originaria. Oggi è utilizzata dai professori dell’Accademia delle Arti del Disegno per la celebrazione della messa solenne del 18 ottobre, giorno di San Luca, e per altre funzioni religiose legate all’Accademia e ai suoi membri.