URBINO – Apre il 23 giugno 2022, alla Galleria Nazionale delle Marche, la mostra Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio: Urbino crocevia delle arti, curata da Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini e Giovanni Russo, che propone ben 80 opere – tra pitture, sculture, disegni, medaglie, affreschi staccati e codici -, un terzo delle quali provenienti dall’estero.
«Il Duca Federico – spiega Luigi Gallo, Direttore della Galleria Nazionale delle Marche – seppe trasformare Urbino in una capitale del Rinascimento: alla sua corte si incontrarono artisti e letterati di estrazione e provenienza diversa le cui reciproche influenze generano un clima culturale che si ripercuoterà nei decenni a venire. Quell’ambiente, che vide incontrarsi pittori come Piero della Francesca, Giusto di Gand, Pedro Beruguete e Luca Signorelli, gli architetti Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini e Donato Bramante, fu l’humus dal quale fiorì la genialità di Raffaello e sul quale, Baldasar Castiglione, plasmò il Cortegiano».

Melozzo da Forlì, Dio Padre benedicente, affresco trasportato su tela, Perugia, Galleria Nazionale dell’Umbria.

Pietro di Galeotto, Flagellazione di Cristo, tempera su tela, Perugia, Oratorio di San Francesco.
Sette sezioni per un viaggio attraverso un periodo cruciale per la storia di Urbino
Sono sette le sezioni in cui è suddiviso il percorso espositivo. La prima, dal titolo “Ritorno di Federico da Montefeltro a Urbino. Piero e gli antefatti prospettici (1462-1476)”, avvia intorno alla metà dell’ottavo decennio del Quattrocento, dall’epoca in cui Francesco di Giorgio viene incaricato del ruolo di ‘architettore’ del duca. Caratterizzano questa parte iniziale della mostra il busto di Francesco Laurana proveniente dal Museo Nazionale del Bargello di Firenze, accompagnato dalla Flagellazione appartenente al periodo in cui Piero operava per le corti adriatiche.

Pedro Beruguete, Ritratto di Federico da Motefeltro e del piccolo Guidobaldo, tavola, Urbino, Galleria Nazionale delle Marche

Fra Carnevale, Annunciazione, tempera su tavola, Washington, National Gallery of Art
La seconda sezione, “Francesco di Giorgio da Siena a Urbino” vede la presenza ad Urbino del celebre artista e architetto senese Francesco di Giorgio, attestato con certezza presso la corte almeno dal 1477. La presenza in mostra della Madonna col Bambino e un angelo della Pinacoteca Nazionale di Siena evoca l’attività nella bottega di Francesco di Giorgio di un suo fedele collaboratore, finora non identificato anagraficamente, il così detto ‘Fiduciario di Francesco’, che probabilmente seguì come un’ombra il maestro anche a Urbino.

“Francesco di Giorgio bronzista e plasticatore” è la sezione che ha l’ambizione di raccogliere i bronzi realizzati da Francesco di Giorgio al tempo dell’attività feltresca, insieme con alcune significative opere di plasticatore, utili a palesare la grande dimestichezza del maestro senese con la scultura “per via di porre”. L’opera chiave è ovviamente la Deposizione della chiesa del Carmine di Venezia, proveniente dall’oratorio della Croce di Urbino e sullo sfondo della quale Francesco di Giorgio ritrasse Federico da Montefeltro con il giovanissimo figlio Guidubaldo, verso il 1475.

La quarta sezione, dal titolo “Pittura di corte all’ombra di Piero della Francesca”, offre alcune tra le opere più significative degli anni in cui il grande maestro è attivo presso la corte. Vedranno la loro presenza dipinti di un allievo diretto del grande borghigiano, come il giovane cortonese Luca Signorelli al quale si deve anche una tavola con il Ritratto di Guidubaldo da Montefeltro bambino di cinque anni circa, conservata oggi nella Collezione Thyssen di Madrid. Proseguendo con esempi di ritrattistica di corte, ci si augura di poter accostare il celebre Ritratto di Federico da Montefeltro con Guidubaldo bambino di Pedro Berruguete all’altro Ritratto di Guidubaldo da Montefeltro di circa dieci anni, conservato nella Galleria Colonna di Roma e eseguito da Bartolomeo della Gatta.
La sezione dal titolo “Cultura prospettica e lume fiammingo” mette in evidenza che in pittura l’ambiente urbinate di quegli anni si caratterizzò per straordinarie sperimentazioni, quale centro d’avanguardia in Italia, con la presenza di supremi artisti italiani, come Piero della Francesca, e di maestri di cultura fiamminga, come Giusto di Gand, o il castigliano Pedro Berruguete.

Francesco di Giorgio, Flagellazione, Perugia, Pinacoteca Nazionale dell’Umbria

Francesco di Giorgio, Progetto per l’interno di S. Bernardino, Firenze, Biblioteca Laurenziana
La sesta e la settima sezione della mostra sono dedicate a “Francesco di Giorgio “architetto prediletto” del duca” – col proposito di illustrare il gusto per un’architettura razionale e all’antica che emerge a corte alla presenza del maestro senese – e a “Il cantiere del palazzo e l’ornato all’antica”, un sorta di itinerario all’interno del palazzo, per andare alla scoperta del cantiere della “città in forma di palazzo”, segnata da uno stile architettonico e di ornato all’antica di stretto gusto albertiano.
La mostra, aperta fino al 9 ottobre 2022, è arricchita dal catalogo edito da Marsilio, che oltre alle foto e alle schede delle opere, recherà i testi dei tre curatori, del Direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo e altri saggi.
Vademecum
Federico da Montefeltro e Francesco di Giorgio:
Urbino crocevia delle arti
A cura di Alessandro Angelini, Gabriele Fattorini e Giovanni Russo
dal 23.06.2022 al 09.10.2022
Inaugurazione 23.06.2022 ore 17
Orari: da martedì a domenica: dalle 8:30 alle 19:15 (chiusura biglietteria ore 18:15);
Ingresso: € 8 intero; € 2 ridotto; € 1 prenotazione
Catalogo edito da Marsilio con i testi dei curatori, del Direttore Luigi Gallo e altri saggi
Galleria Nazionale delle Marche
Palazzo Ducale di Urbino
Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
Telefono: 0722 2760