VENEZIA – Dopo una lunga malattia, è morto all’età di 72 anni l’artista belga Julien Friedler.
Figura singolare nel panorama dell’arte contemporanea, Friedler era nato nel 1950 a Bruxelles. Una formazione da psicanalista, un passato letterario, un grande amore per la filosofia e la scrittura a cui si aggiungeva quello per i viaggi e per l’incontro con realtà diverse e spesso lontane, sono state le basi del suo pensiero labirintico e della sua arte, che si è esplicitata attraverso dipinti, sculture, installazioni.
L’artista si è fatto portatore di una visione umanista, delineata tramite le opere ma anche con un’attività di condivisione che ha portato avanti attraverso Spirit of Boz, associazione nata per instaurare – praticando l’espressione orale, letteraria, pittorica e creativa in generale – scambi e legami, costituendo così una comunità di pensieri e testimonianze su realtà individuali e collettive, provenienti da svariati luoghi del mondo.
Attualmente è in corso a Venezia la sua ultima mostra, dal titolo “È finita la commedia”, visitabile fino al 25 settembre 2022.

Una esposizione che oggi suona come un lascito artistico che ripercorre le esperienze fondamentali della vita umana: il Dolore, la Malinconia e la Speranza.
L’allestimento, curato dalla critica d’arte francese Dominique Stella e organizzata da Carlo Silvestrin della galleria CD Studio d’Arte di Padova, raccoglie tre suggestive installazioni accompagnate da una selezione di tele e fotografie, ed è ospitato all’interno della Chiesa di San Samuele in Campo San Samuele.