NAPOLI – Dal 10 giugno all’11 settembre 2022, il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ospita l’unica tappa italiana dell’esposizione “Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”, che ha già riscosso un grande successo al Museo Nazionale per la Preistoria e Protostoria di Berlino, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il Museo Archeologico Nazionale di Salonicco.


La mostra, a che ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e rientra nel progetto di Heritage Tourism finanziato dall’Unione Europea, è curata da Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino. Nel comitato scientifico figurano Manfred Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e Paolo Giulierini.

“Con la quarta tappa, al MANN di Napoli – ha detto Christian Solinas, presidente della Regione Sardegna – si conclude l’itinerario della mostra internazionale “Sardegna Isola Megalitica”. Un’iniziativa che fa parte di un intenso percorso intrapreso dalla Regione per valorizzare il patrimonio archeologico sardo, parte considerevole di quello nazionale. Stiamo puntando a rilanciare l’Isola, anche grazie ad investimenti per nuovi modelli di sviluppo: la cultura, e quindi il turismo culturale, rappresenta uno scenario possibile, nel quale crediamo fortemente. Infatti, la valorizzazione della nostra storia, della nostra identità e delle nostra cultura sono strumenti fondamentali di sviluppo e promozione. Nella mostra, ospitata in quattro importanti musei europei, la civiltà nuragica, troppo spesso sottovalutata e trascurata, è stata la protagonista: la Sardegna può contare su circa 7.000 nuraghi che offrono un’opportunità di rilancio della nostra offerta culturale anche sul mercato internazionale, non solo come punto di riferimento per studiosi, ma anche per appassionati e turisti”.
Un racconto restituito anche attraverso nuovi linguaggi
Ad accogliere i visitatori nell’Atrio del MANN ci sono cinque querce, piante, tipiche della Sardegna, che vogliono sottolineare le radici comuni tra culture diverse.
“Nessuna regione d’Italia – spiega il direttore del MANN, Paolo Giulierini – ha forse mantenuto un legame storico e paesaggistico così forte con il passato come la Sardegna. Nel corso di studi consolidati nel tempo è stata ben chiarita la posizione baricentrica della Sardegna per tutti coloro che, fin dall’Età del Bronzo, dovessero intraprendere rotte o scali commerciali da Oriente a Occidente. La mostra racconta al grande pubblico come, nel corso dei millenni, il popolo sardo si fosse riplasmato di continuo, assorbendo i nuovi arrivati e rielaborando, talora attivamente, talaltra in forma coercitiva, gli stimoli culturali. Le cornici storiche mutano in parte e vengono riplasmate da un infinito numero di donne e uomini che, conoscendosi, incrociandosi, talora combattendosi, formano identità sempre più simmetriche. Andare alla scoperta dei mattoncini di questo DNA culturale è, crediamo, l’obiettivo più stimolante di una mostra. In questo viaggio archeologia e tecnologia si incontrano per svelare orizzonti imprevedibili”.

Il percorso espositivo, in dialogo con le collezioni permanenti dell’Istituto, in particolare con la Sezione Preistoria e Protostoria, racconta le antichissime culture megalitiche della Sardegna, tra cui anche quella nuragica, accendendo i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas”, di epoca neolitica ed eneolitica, e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici. Focus, ancora, sulle incredibili architetture dei nuraghi, che hanno caratterizzato l’Età del Bronzo nell’isola, sulle cosiddette “tombe di giganti” e sui contatti, a volte imprevedibili, tra civiltà soltanto geograficamente lontane. Tra i quasi duecento reperti esposti, provenienti dai Musei Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, vi sono i famosi bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; spade votive; modellini di edifici e navi; monili e vasellame.
Eccezionale prestito in mostra è una delle celebri sculture in pietra dei Guerrieri di Mont’e Prama, sulla cui datazione vi è ancora ampio dibattito tra gli studiosi. Si tratta di un “Pugilatore” alto con piedistallo 190 cm e pesante circa 300 chilogrammi.
Grazie al Ministero della Cultura italiano e alla direzione del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, il capolavoro, mai prestato sinora, è ambasciatore di un messaggio di continuità tra le antichissime culture mediterranee.
L’esposizione è arricchita inoltre da ricostruzioni e approfondimenti grafici e multimediali per contestualizzare lo straordinario patrimonio megalitico dell’isola.
I visitatori possono, infatti, immergersi nel percorso di “NURAGICA”, format multisensoriale che ha avuto grande successo in Sardegna. Negli ambienti limitrofi al Salone della Meridiana, l’experience proposta al pubblico ha due declinazioni. In primis, il percorso con le riproduzioni in scala 1:1 di una serie di monumenti: la tomba dei giganti; i nuraghi (in sezione); una fonte sacra; la capanna delle riunioni; il complesso scultoreo di Mont’e Prama. Il secondo segmento di NURAGICA è la stanza della realtà virtuale: i visitatori, indossando particolari visori, riescono a vivere la sensazione di camminare in un antichissimo insediamento megalitico.
“La Sardegna custodisce i segreti di una storia grandiosa” – spiegano i curatori Paolo Alberto Pinna e Maria Carmela Solinas della Sardinia Experience, la cooperativa ideatrice e produttrice del format. – “Con Nuragica è possibile averne per la prima volta una visione d’insieme e allo stesso tempo andar via emozionati e incentivati a visitare i luoghi dell’isola narrati lungo il percorso”.
Vademecum
Museo Archeologico Nazionale di Napoli- MANN
Piazza Museo 18/19 Napoli
Dal 10 giugno 2022 all’11 settembre 2022
Giorni e orari di visita:
Aperto tutti i giorni, eccetto martedì,
dalle 9 alle 19.30
Aperture serali: tutti i giovedì sera, dalle 20
alle 23, con biglietto speciale al costo di 2 euro
Prima domenica del mese: ingresso gratuito
Costo dei biglietti
Intero: 15 euro
Coppia di adulti over 25: 13 euro cadauno
18-25 anni non compiuti: 2 euro
Under 18: gratuito
Campus estivi:
per bambini dai 6 ai 12 anni,
a cura di Coopculture (www.coopculture.it)
SITO WEB
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