LIVORNO -È sopravvissuto solo pochi giorni l’intervento artistico dello street artist Gionata Gesi, in arte Ozmo, sulla fonte di San Cerbone, nei pressi della spiaggia di Baratti vicino Piombino, imbrattato con della vernice nera proprio la scorsa notte.
L’opera, che rappresentava due monete con i volti di Medusa ispirati al Tesoro di Populonia (peraltro di nuovo visibile dal 18 giugno al Museo etrusco di Populonia Collezione Gasparri), aveva destato numerose polemiche nei giorni scorsi, soprattutto sui social, nonostante l’apprezzamento del Sindaco del Comune di Piombino, Francesco Ferrari.
Ozmo aveva scelto il monumento proprio perché in uno stato di visibile abbandono e degrado. Tuttavia, nonostante il suo intervento fosse discreto, minimale e soprattutto con uno scopo di valorizzazione e di restituzione alla comunità, non era stato apprezzato da tutti e in molti ne avevano richiesto la rimozione.

Scrive l’artista sulla sua pagina Facebook a proposito delle polemiche: “L’aver dipinto due di quelle affascinanti monete, proprio a Populonia e proprio in quel luogo, esprime appieno lo spirito del mio lavoro pittorico. E quindi mi chiedo, perché si parla tanto di rigenerazione urbana, spesso sotto elezioni, e si discute di dare spazi alla street art, ma poi non si ha la capacità – o la volontà- di darle il giusto riconoscimento, proprio quando si ha la fortuna di incontrarla nella sua espressione più intima, priva del filtro di curatori e committenti, ovvero nella sua forma illegale?”
Mentre in relazione all’atto di vandalismo, Ozmo afferma: “Devo ringraziare il vandalo per la scorsa notte perché adesso sarà chiaro anche ai più sospettosi la differenza tra chi nei suoi atti ci mette la faccia creando qualcosa di positivo ed arrichendo , e chi da codardo vandalizza distruggendo”. Si dice inoltre pronto a realizzarlo di nuovo.
Intanto il sindaco Ferrari, stigmatizzando duramente l’atto vandalico, lo definisce doppiamente negativo “non solo perché va a rovinare le due monete, ma anche perché è stato fatto su un luogo vincolato come la fonte di San Cerbone”. Fa inoltre sapere che saranno valutate eventuali denunce o querele in accordo con la Sovrintendenza.